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La formazione curata dal TPC nel primo corso organizzato dall’OSCE sul contrasto al traffico internazionale dei beni culturali  

(Tempo di lettura: 3 minuti)

Dal 7 all’11 novembre a Helsinki (Finlandia), il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) ha rivestito un ruolo di primo piano nel workshop formativo e interattivo sul contrasto al traffico illecito di opere arte, antichità e beni culturali, organizzato dal Dipartimento Minacce Transnazionali di Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE/TNTD).

L’attività formativa era rivolta ad agenti di polizia e ad altri investigatori di diverse forze dell’ordine, ad esperti museali, al personale di frontiera e doganale, che operano in prima linea nel contrasto al traffico internazionale di beni culturali. In particolare, l’attenzione si è focalizzata sulle indagini penali e finanziarie relative a questo specifico ambito criminale, prendendo in considerazione i legami con la criminalità organizzata transnazionale, il terrorismo, il riciclaggio di denaro e le varie forme di finanziamento illecito.

Questo evento ha riunito una florida rete di ricercatori ed esperti provenienti da Finlandia, Norvegia, Estonia, Lettonia e Lituania. 

Nel corso del workshop hanno affiancato i Carabinieri gli investigatori della Policia Nacional e della Guardia Civil spagnola, del Dipartimento americano della US Homeland Security Investigations, dell’F.B.I., INTERPOL, UNOCT, ICOM, Blue Shield International, Università di Cranfield (UK), nonché esperti del British Museum.

Partendo dalla simulazione di un evento criminale e dall’analisi della relativa scena del crimine, il corso di formazione è consistito in lezioni frontali sulle indagini penali e finanziarie, sul controllo doganale e sul traffico dei beni culturali provenienti dalle aree di crisi. I delegati delle regioni nordiche e baltiche hanno partecipato a una formazione pratica sulla raccolta di prove da una scena del crimine, sfruttando le nuove tecnologie, gli strumenti di raccolta delle prove e il trattamento di oggetti d’arte, antichità e documenti storici.  Hanno anche lavorato in gruppi per indagare sui presunti crimini delle esercitazioni e per rintracciare prove fisiche e finanziarie dei reati.

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Il programma di formazione – organizzato dal Dipartimento di sicurezza e gestione delle frontiere (BSMU) dell’OSCE creato nel 2021- sarà utilizzato per ulteriori workshop, al fine di aiutare gli Stati partecipanti all’OSCE ad affrontare in modo più efficace questa emergente minaccia transnazionale.

[Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale].

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