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A Viterbo la mostra “Fakes. Il falso nell’arte da Annio ad Omero”

Alceo Dossena
(Tempo di lettura: 2 minuti)

A Viterbo, nel Centro Culturale Valle Faul presso gli spazi riqualificati dell’ex mattatoio comunale, è in corso Fakes. Il falso nell’arte da Annio ad Omero: da un’idea di Vittorio Sgarbi, la mostra offre la opportunità di scoprire alcuni casi eclatanti di falsi e colpi di scena della storia dell’arte.

Il percorso espositivo

L’esposizione parte dalle opere del primo esempio di archeologo-falsario, il frate domenicano Annio da Viterbo (1437-1502), che agiva per esaltare le origini mitologiche della sua città.

Si passa poi dal cremonese Alceo Dossena (1878-1937), autore di statue dallo stile dell’antica Grecia ed Etruria a opere dei maestri italiani del Trecento e del Rinascimento, capace di conferire alle sue creazioni una veritiera patina del tempo. Il risultato finale è così convincente che alcune sue opere sono entrate a far parte di collezioni di musei in tutto il mondo.

Alle opere di Dossena si aggiungono le creazioni di altri falsari, come Giovanni Bastianini, abile falsario di sculture e opere in stile rinascimentale, Icilio Federico Joni e del suo allievo Umberto Giunti, specializzati nell’imitazione dei Primitivi italiani. Questi abilissimi professionisti hanno operato tra fine Ottocento e inizio Novecento, quando la richiesta di opere antiche da parte dell’aristocrazia europea e la ricca borghesia degli Stati Uniti favoriva l’immissione nel mercato antiquario di numerosi falsi.

Il percorso si conclude con le ceramiche e i bronzi in stile etrusco di Omero Bordo (1943-2018), che dalla sua Tarquinia ha visto numerose sue opere finire esposte come originali reperti archeologici nei maggiori musei.

Informazioni di visita

La mostra, a cura di Dario Del Bufalo e Marco Horak con la collaborazione di Pietro Di Natale, è visitabile fino al 20 febbraio 2023. È promossa dal Comune di Viterbo, Assessorato alla Bellezza ed ai Monumenti, con il coordinamento generale dell’arch. Giovanni Cesarini, in collaborazione con Carramusa Group, Fondazione Carivit, Ferrara Arte, Mart, Ancit, Fondazione Cavallini Sgarbi e Fondazione Pallavicino di Genova.
È visitabile giovedì, venerdì, weekend e festivi dalle ore 10.30 alle ore 18.30. Ingresso 5 euro, gratuito per under 12, disabili, possessori Viterbo Pass MuVi, possessori biglietto singolo dei siti MuVI e possessori biglietto della mostra “Michelangelo e la Cappella Sistina”.

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