Site icon The Journal of Cultural Heritage Crime

Banca Etica prende parola su arte e attivismo ambientale

(Tempo di lettura: 2 minuti)

Con una comunicazione ai propri soci e clienti, sabato 21 gennaio 2023 Banca Etica, l’istituto bancario che fin dalla sua nascita ha scelto di muoversi nella galassia finanziaria solo su binari di trasparenza e diritti umani, è intervenuta su Attivismo, arte e finanza etica a difesa di ambiente e diritti. E lo fa partendo dall’episodio di domenica 15 gennaio che ha visto protagonisti due attivisti del gruppo ecologista Ultima Generazione scagliatisi con della vernice lavabile sul basamento della scultura di Maurizio Cattelan L.O.V.E., acronimo di Libertà, Odio, Vendetta, Eternità, più conosciuta come il dito medio. Non è il primo atto dimostrativo che coinvolge l’arte e con buona probabilità non sarà certamente l’ultimo, ma questa volta Banca Etica si inserisce nel dibattito pubblico, che finora aveva coinvolto più gli addetti ai lavori del settore culturale, e solo successivamente la politica come reazione all’imbrattamento della facciata di Palazzo Madama, per parlare alla “sua” società civile perché gli «attivisti hanno colpito un’opera iconica in un luogo altrettanto simbolico: Piazza Affari, sede della Borsa Italiana, cuore finanziario del nostro Paese», scrive. E si tratta di una «scelta per nulla casuale: l’obiettivo era quello di colpire proprio il mondo della finanza che continua imperterrito a sostenere carbone, petrolio e gas, ovvero quelle fonti fossili in larga parte responsabili del cambiamento climatico. Come abbiamo già avuto modo di dire, dal 2016 al 2021 le 60 maggiori banche al mondo hanno investito 4.600 miliardi di dollari nei combustibili fossili di cui 742 miliardi solo nel 2021».

Lanci di vernice lavabile, ma anche zuppe e purè, e attivisti incollati alle cornici di dipinti famosi, diverse sono state le azioni che si sono moltiplicate in tutta Europa negli ultimi mesi, tutte ispirate da un unico obiettivo: destare l’opinione pubblica e i decisori politici per farsi concretamente carico della salute del pianeta. L’importanza dell’istanza ambientalista vale il potenziale pericolo di danneggiare palazzi storici, monumenti e opere d’arte o questi comportamenti sono sempre e comunque deprecabili?

Indipendentemente da come la si pensi, per Banca Etica «atti come questo e la conseguente riflessione sul tema giustizia ambientale e climatica ci spingono in ogni caso a ripensare sia il nostro modo di rapportarci all’arte, sia all’ambiente e ad altre tematiche di valore come i diritti umani». Anche per questa ragione l’istituto promuove il nuovo bando Impatto+ «dedicato proprio a cofinanziare in crowdfunding progetti artistico-culturali capaci di promuovere i diritti umani, sociali e civili di tutte le persone» nella consapevolezza «che arte e cultura non solo sostengono redditi e lavoro, ma possono contribuire a difendere e consolidare vecchi e nuovi diritti».

Exit mobile version