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Nell’aprile del 1944, il soldato semplice alleato Irving Tross raccolse otto vecchi libri dalle rovine di una chiesa bombardata a Minturno, in provincia di Latina. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale tornò negli Stati Uniti, portando con sé i libri. Rendendosi conto del loro valore, negli anni il signor Tross fece diversi tentativi per restituirli in Italia ma senza successo. Fino a quando lui e la sua famiglia hanno contattato la Monuments Men and Women Foundation che li ha aiutati a restituire finalmente i rari volumi al Governo italiano e alla loro “casa” d’origine, la Biblioteca Universitaria di Napoli, dove sono tornati quasi sette decenni dopo la guerra.

La salvaguardia delle collezioni

All’inizio degli anni ’40, mentre la Seconda Guerra Mondiale infuriava in tutta Europa e in Italia, l’Università di Napoli decise di evacuare le sue collezioni fuori dalla città per metterle al sicuro. Tra i materiali rimossi c’erano circa 14.000 libri rari che furono portati in una piccola chiesa con annesso convento, nella città di Minturno nel Lazio meridionale. Tuttavia, questo sforzo di protezione fu solo parzialmente efficace in quanto il convento stesso fu bombardato e i frati che custodivano le collezioni furono costretti a fuggire, lasciando i volumi incustoditi ed esposti alle intemperie. La 88º Divisione di fanteria americana stava attraversando Minturno quando si imbatté nel convento distrutto e nel numero elevatissimo di volumi rari sepolti sotto le sue rovine.

Irving Tross, un operatore radiofonico, ne raccolse otto tra cui: una traduzione in latino di un’opera di Isaac Newton; una grammatica ebraica del 1567; un’edizione della “Fiammetta” di Boccaccio del 1533; una selezione delle opere di Petrarca del 1542.

Due soldati alleati della 88º Divisione di fanteria americana esaminano la collezione dei libri nella rovina della chiesa a Minturno, 1944 (Monuments Men and Women Foundation Collection).

La restituzione dei volumi

Il signor Tross si rese presto conto del valore dei libri e iniziò a cercare un modo per restituirli in Italia. Negli anni ‘90, contattò il Consolato Generale d’Italia a Chicago e l’Ambasciata d’Italia a Washington DC, ma nessuna delle due organizzazioni seppe aiutarlo. La sua speranza di restituire i libri sembrava persa, fino a quando sua figlia, Ellene Shapiro, venne a conoscenza della Monuments Men and Women Foundation e del suo lavoro di ricerca e restituzione delle opere ancora disperse dalla Seconda Guerra Mondiale. Nel 2013, la signora Shapiro contattò la Fondazione, esprimendo il desiderio di suo padre che i libri fossero restituiti ai legittimi proprietari in Italia, chiunque essi fossero.

Nonostante la vecchiaia, il signor Tross ricordava che le casse contenenti altri libri che lui e il suo battaglione avevano trovato nel convento bombardato erano segnalate con le parole “Università di Napoli”. Queste informazioni, insieme ai vari timbri librari apposti sui libri stessi, hanno aiutato le ricerche della Fondazione che ha prontamente contattato la Biblioteca Universitaria di Napoli e, dopo ulteriori verifiche, ha determinato l’appartenenza dei volumi alla stessa. Difatti, nel 1945 il deposito di Minturno fu scoperto e documentato proprio dai  Monuments Men, che ne riportarono anche i danni e le perdite subiti. 

Le cerimonie di restituzione

Quando la Fondazione ha scoperto l’origine dei libri, Irving Tross aveva 96 anni ed era di salute cagionevole, quindi non poteva andare a Washington DC per una cerimonia di restituzione all’Ambasciata d’Italia. Perciò, fu organizzata una seconda cerimonia al Consolato Generale d’Italia di Chicago, sua città natale, e il 9 maggio 2013, lui e la sua famiglia hanno ufficialmente consegnato i libri alla Monuments Men and Women Foundation (allora chiamata Monuments Men Foundation for the Preservation of Art).  Durante la cerimonia il signor Tross, sebbene afflitto da Alzheimer, si animò quando riconobbe in una fotografia storica due uomini del suo battaglione. «È stato emozionante poter assistere a un momento così toccante e intimo», ha detto Anna Bottinelli, allora ricercatrice della Monuments Men and Women Foundation, di cui oggi è presidente. «Dopo aver provato a restituire i volumi per decenni, mi sarebbe dispiaciuto pensare che Mr. Tross non potesse rendersi conto che il suo desiderio si era finalmente realizzato, ma grazie a quella fotografia gli si sono accesi i ricordi e, anche se per poco, Mr. Tross è stato presente alla cerimonia. Ci ha lasciato pochi giorni dopo e la famiglia ha detto che quello che lo teneva in vita era proprio il desiderio di riportare quei volumi a casa».

Irving Tross alla cerimonia di restituzione alla Pritzker Military Library a Chicago, 9 maggio 2013 (Monuments Men and Women Collection).

Il 29 maggio 2013, in una cerimonia all’Ambasciata d’Italia, la Monuments Men and Women Foundation ha formalmente restituito i libri all’allora ambasciatore italiano negli Stati Uniti Claudio Bisogniero e al primo consigliere Cristiano Maggipinto. «Il recupero delle opere d’arte è una delle nostre priorità», ha sottolineato l’Ambasciatore Claudio Bisogniero. «Insieme ai Carabinieri e all’Interpol, abbiamo formato un ottimo rapporto di collaborazione con le autorità degli Stati Uniti, che negli ultimi anni ha condotto alla scoperta e alla restituzione di numerose opere». 

Queste cerimonie sono vitali per dare visibilità alla Fondazione e ai suoi sforzi di restituzione, in modo che altre famiglie come i Tross siano ispirate a farsi avanti con oggetti in loro possesso che sono stati portati dall’Europa durante la guerra.

I volumi esposti alle Scuderie del Quirinale per la mostra Arte liberata 1937-1947. Capolavori salvati dalla guerra.

English version

EIGHT RARE BOOKS SAVED BY AN AMERICAN SOLDIER DURING WORLD WAR II ARE RETURNED TO THE UNIVERSITY OF NAPLES

In April 1944, American GI Irving Tross picked up eight old books from the ruins of a shelled church in Minturno, Italy. With the end of World War II, he returned to America, bringing the books with him. After realizing their value, Mr. Tross made several attempts over the years to return them to Italy but without success. That is, until he and his family contacted the Monuments Men and Women Foundation, which was finally able to help them restore the rare volumes to the government of Italy and, ultimately, to their original home, nearly seventy years after the end of the war.

CIRCUMSTANCES OF LOSS

Sometime in the early 1940s, while World War II raged throughout Europe and Italy, The University of Naples decided to evacuate its collections from the city to safeguard them from the violence. Among the materials removed were about 14,000 rare books which were taken to a small church and convent in southern Lazio. However, this protection effort was only partially effective as the convent itself was hit by shells, and the friars who had been guarding the collection were forced to flee, leaving the volumes unguarded and exposed to the elements. The 88th Infantry Division of the United States Army was passing through Minturno when they came across the destroyed convent and the vast number of rare books buried under its ruins. Irving Tross, a radio operator, took eight volumes for himself, among them a Latin translation of a work by Isaac Newton, a Hebrew grammar book from 1567, an edition of Boccaccio’s “Fiametta” from 1533, and a collection of Partrach’s works from 1542. 

EFFORTS TO RETURN

Mr. Tross soon realized the value of these books and began to search for a way to return them to Italy. In 1990, he contacted the Italian Consulate in Chicago and the Italian Embassy in Washington D.C., but neither organization knew how to help him. His hopes of returning the books seemed lost, until his daughter Ellene Shapiro, learned of the Monuments Men and Women Foundation and its work in the research and restitution of artworks and cultural objects still missing since World War II. In 2013, Ms. Shapiro contacted the Foundation, expressing her father’s desire that the books be returned to their rightful owners in Italy, whoever they may be. Despite his age, Mr. Tross recalled that the crates holding the other volumes which he and his battalion had discovered in the shelled convent had been marked “University of Naples.” This information, along with the various library stamps on the books themselves, aided the Foundation’s researchers who promptly contacted the Library of the University of Naples and, after further verification, it determined that the volumes did indeed belong to its collection. In fact, in 1945 the repository at Minturno was discovered and documented by the original Monuments Men, who subsequently reported the collection’s damages and losses to the University.

RESTITUTION CEREMONIES

By the time the Foundation discovered the origins of the books, Irving Tross was 96 years old and in poor health, so he was not able to travel to Washington D.C. for a restitution ceremony at the Italian Embassy. Thus, a second ceremony was organized at the Italian Consulate in his hometown of Chicago, and on May 9, 2013, he and his family officially turned the books over to the Monuments Men and Women Foundation (then known as the Monuments Men Foundation for the Preservation of Art). During the ceremony, Mr. Tross, though suffering from Alzheimer’s Disease, grew animated when he recognized a photograph of two men from his battalion in the presentation. «It was exciting to be able to witness such a touching and intimate moment», said Anna Bottinelli, who was then a researcher at the Foundation but now serves as its President. «After he had tried to restore the volumes for decades, I was sorry to think that Mr. Tross would not realize that his desire had finally been realized, but thanks to that photograph, his memories were illuminated and, even if for a short time, Mr. Tross was present at the ceremony. He left us a few days later, and his family said that what had been keeping him alive was the desire to bring those books home».

On May 29, 2013, in a ceremony at the Italian Embassy, the Monuments Men and Women Foundation formally returned the books to then Italian ambassador Claudio Bisogniero and then First Counselor Cristiano Maggipinto. «The recovery of works of art is one of our priorities», underscored Ambassador Bisogniero. «Together with the Carabinieri and Interpol, we have established an excellent cooperative relationship with U.S. authorities, which in recent years, has led to the discovery and return of numerous works».

These ceremonies are vital to bringing visibility to the Foundation and its restitution efforts, so that other families like the Trosses might be inspired to come forward with objects in their possession which were taken out of Europe during the war.

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