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Immagine di Michele Ponzio

Secondo Lorenzo Lazzarini, Ordinario di Petrografia Applicata e Georisorse Minerarie all’Università Iuav di Venezia, il Teatro Greco di Siracusa è «cariato e alveolato» e «sono a rischio di distacco pezzi consistenti, soprattutto gli spigoli aggettanti se sottoposti al peso di persone e materiali. Non si può più aspettare. Sarebbe delittuoso far finta di non vedere ciò che evidente». E invece fervono i preparativi per la stagione 2023 delle rappresentazioni classiche che, dall’11 maggio al 2 luglio, portano in scena Prometeo Incatenato di Eschilo, Medea di Euripide, La Pace di Aristofane e Ulisse, l’ultima Odissea per quattro serate speciali. Il posto è quello giusto, l’atmosfera è catartica per gli appassionati nostrani, per i turisti internazionali e perfino per le scolaresche che ogni anno affollano i gradoni laterali. Basterebbe così perché la fragilità del calcare combinata al ristagno di umidità delle coperture in legno, stese per buona parte dell’anno per accogliere il pubblico – 267 giorni per la precisione, pari al 76% del 2022, come ha scritto Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera il 18 febbraio 2023 -, è «la peggior nemica» del monumento.

Ma non è finita perché il 15 luglio arriva Carmen Consoli, dal 19 al 22 il teatro è blindato per tre date dei Negramaro e dal 28 al 30 per altri tre concerti di Zucchero. Ad agosto ci sono Antonello Venditti il 24 e Massimo Ranieri il 25 e avanti fino all’inizio dell’autunno.

I siracusani che vivono di turismo plaudono le iniziative che portano folla e quattrini, la politica nicchia per consenso e ignavia, il soprintendente che si è messo di traverso è stato «congedato» e l’architetto Giuseppe Patti, ambientalista ed ex presidente del WWF, che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica perché «gli enti preposti alla tutela hanno le mani legate», è stato raggiunto da una pioggia di “critiche”.

Ora la questione è in mano alla magistratura a cui tocca «verificare la correttezza degli atti amministrativi relativi al rilascio delle concessioni per l’organizzazione dei concerti di musica pop al Teatro Greco di Siracusa, nei mesi estivi del 2023. Verificare se quanto espresso negli articoli allegati […], nei quali si espongono le criticità del Teatro Greco, siano compatibili con l’organizzazione di detti concerti. Verificare se la copertura del Teatro Greco possa procurare un danno oggettivo alla struttura in pietra del colle Temenite, per un tempo cosi prolungato».

Sfruttamento e tutela finora non hanno voluto scendere a patti, aspettiamo ora l’esito dell’esposto di Patti.

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