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Sisma 2016, al via la task force di esperti per velocizzare la ricostruzione

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Dal 1° aprile entra in azione la task force di archeologi, architetti e storici dell’arte finalizzata alla velocizzazione delle pratiche di ricostruzione degli edifici di rilievo culturale gravemente danneggiati dal sisma in Centro Italia del 2016. Questo è il frutto della convenzione firmata il 13 marzo dall’USR – Ufficio Speciale Ricostruzione e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province marchigiane di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. La firma ha visto la presenza del commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, del soprintendente Giovanni Issini, del direttore Marco Trovarelli, del dirigente USR Andrea Crocioni, con il collegamento per un saluto del governatore Francesco Acquaroli.

A quasi 7 anni dallo sciame sismico che ha colpito 140 comuni tra Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria, c’è la volontà diffusa di snellire e velocizzare le pratiche di ricostruzione, in vista della nuova fase attuativa. Spiega Acquaroli che la collaborazione tra la Soprintendenza e l’USR è fondamentale per facilitare i processi e “dare concretezza tangibile al ripristino dei territori colpiti”. Per restituire i luoghi alle comunità colpite, oltre ai servizi essenziali è necessario intervenire anche sui luoghi di socialità e aggregazione come piazze, chiese e centri storici, “che custodiscono la nostra infinita bellezza, fatta di arte, cultura, storia, tradizioni e paesaggio”, continua il governatore.

La convenzione, di durata triennale, serve per accelerare le pratiche di autorizzazione per la ricostruzione del patrimonio storico, artistico e architettonico. L’USR si è impegnato ad assumere cinque figure specifiche, creando un ufficio interno che aiuterà la Soprintendenza nel preesame dei progetti di ricostruzione per quanto riguarda edifici pubblici e di culto. Il commissario Castelli ha parlato di stabilizzazioni del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione: così facendo si garantisce una continuità lavorativa e si valorizza l’attuale personale preparato e qualificato.

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