La Brigada de Patrimonio Historico recupera tre aurei di grande valore storico
Conservati in ottime condizioni, sono stati individuati e sequestrati dallo speciale reparto della Polizia Nazionale spagnola: se immessi sul mercato avrebbero fruttato fino a 200.000 euro
Abstract – The Spanish National Police recovered three golden coins dating back to the Roman Empire and caught the criminals red-handed. Following their conviction for receiving stolen goods, the Spanish Cultural Heritage Brigade returned the items to the rightful owner. Of great historical and economic value, the coins could have reached the economic worth of 200,000 euros on the black market.
L’indagine è scaturita a seguito dell’iniziativa di un esperto numismatico londinese che ha segnalato alla polizia la proposta di compravendita ricevuta da un collega per un’antichissima moneta d’oro. L’offerente aveva in quell’occasione dichiarato di essere in possesso di un’altra moneta, sempre di età romana.
Ma facciamo un piccolo passo indietro. Gli aurei in questione fanno parte di un gruppo di otto monete rubate su un treno regionale svizzero nel 2012. Per via dell’elevato valore storico e culturale, il furto era stato registrato presso la Banca dati delle opere d’arte rubate di INTERPOL.
Quattro monete furono recuperate dalla polizia svizzera alla fine del 2020, mentre le indagini proseguirono per il ritrovamento delle altre.
Tra marzo e aprile 2021, i sospetti ricettatori furono rintracciati a Barcellona. Una task force, prontamente costituita, portò all’arresto in flagranza di reato di due persone di origine algerina: ritenendo di aver individuato un buon acquirente con cui perfezionare la vendita, gli indiziati avevano infatti portato con sé una delle monete rubate.
I beni numismatici trafficati avrebbero potuto fruttare un cospicuo ricavo: se la Brigata de Patrimonio Historico non fosse intervenuta, le monete avrebbero infatti potuto raggiungere sul mercato nero la cifra di 30.000, 50.000 e 120.000 euro, per un totale di 200.000 euro.
Il caso spagnolo si è chiuso con una sentenza di condanna per reato di ricettazione di beni culturali che punisce chi, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta beni culturali provenienti da un qualsiasi delitto.
In ottemperanza a quanto disposto, la Brigada de Patrimonio Historico ha provveduto alla restituzione delle tre monete d’oro al legittimo proprietario. L’indagine rimane invece aperta per chiarire i dettagli della rapina avvenuta in Svizzera.
Laureata in Giurisprudenza (Firenze 2019) con una tesi sulla protezione del patrimonio culturale nei confitti armati, si iscrive a un corso di specializzazione in gestione e protezione del Patrimonio Mondiale (Palazzo Spinelli 2020-2021) al quale segue un periodo di tirocinio presso Here_Lab – laboratorio congiunto tra Università degli studi di Firenze e Ufcio Patrimonio Mondiale e rapporti UNESCO del Comune di Firenze. La collaborazione col Laboratorio si rinnova con una borsa di ricerca, che rimane attiva fino a novembre 2023, quando prende servizio presso la Direzione Cultura e Sport del Comune di Firenze. Ha pregressa e consolidata esperienza come progettista in ambito culturale europeo, mentre dal 2020 è membro dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO. Da ottobre 2024 ricopre il ruolo di funzionario presso il Segretariato Generale del Consiglio della Regione Toscana.
Per JCHC si occupa del progetto in collaborazione con la Brigada de Patrimonio Histórico della Policía Nacional spagnola.