Recupero e restituzioni di beni culturali: il Ministero bussa alle porte del Louvre
Nei giorni scorsi è stato inaugurato il nuovo percorso espositivo del Museo Archeologico di Taranto (MArTA), che include numerosi beni culturali esportati illecitamente negli Stati Uniti e rimpatriati grazie alle operazioni di recupero svolte dal Reparto Operativo TPC in collaborazione con le autorità statunitensi. Fra questi, il gruppo scultoreo Orfeo e le Sirene, rientrato dal J. Paul Getty Museum di Los Angeles.
Durante l’intervento di presentazione del complesso scultoreo tarantino, il Ministro della Cultura Sangiuliano ha comunicato di aver recentemente sollevato anche con la direttrice del Museo del Louvre, Laurence des Cars, “la questione della restituzione di alcuni reperti archeologici trafugati ed esportati illegalmente dall’Italia all’estero”, in occasione della programmazione dalla mostra Napoli a Parigi, che inaugurerà una serie di iniziative di cooperazione tra il Museo parigino e il Sistema Museale Italiano.
“Sono orgoglioso quando giro il mondo e vedo che ci sono grandi musei che hanno delle aree dedicate a quello che è nato ed è germogliato nei secoli nella penisola italica, e quindi siamo anche aperti a lasciare qualcosa in prestito”, così Sangiuliano, “ma dobbiamo affermare il principio che queste opere appartengono alla nostra nazione e sono state esportate illegalmente”.
Il Ministero della Cultura si dimostra anche in questa occasione un instancabile promotore di rapporti di cooperazione con istituzioni culturali estere per l’implementazione di varie operazioni quali il recupero e la restituzione di beni culturali illecitamente sottratti al territorio di appartenenza. Fra i vari successi di diplomazia culturale, rimane significativa la reciproca restituzione tra Italia e Messico: trenta reperti archeologici precolombiani restituiti al Messico e l’archivio personale dello scultore italiano Ettore Ferrari rientrato nel nostro Paese.
Storica dell’Arte iscritta all’elenco Nazionale dei Professionisti dei Beni Culturali ai sensi del D.M. 20 maggio 2019 n. 244. Ha collaborato con organizzazioni pubbliche e private contribuendo nello sviluppo di strategie efficaci per la tutela e la valorizzazione del Patrimonio Culturale.