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Sofia. Si è svolto il 9 e 10 maggio il secondo workshop interno di RITHMS.
I partner del Consorzio sono stati ospitati dall’European Software Institute – Center Eastern Europe (ESI CEE) presso il Cybersecurity Lab (Sofia Tech Park) per due giornate di lavoro.
L’obiettivo principale del workshop è stato la convalida dei requisiti tecnici per lo sviluppo della piattaforma digitale RITHMS: sono stati definiti i parametri da utilizzare per la pulizia dei dati e per la raccolta di dati e dei relativi scrapers, i sistemi di accesso alla piattaforma, il formato di visualizzazione degli output e la struttura di tre casi d’uso.
Al termine del progetto, le forze dell’ordine saranno dotate di uno strumento tecnologico che, grazie all’applicazione della SNA (Social Network Analysis), consentirà loro di combinare dati investigativi con informazioni open source, ottenendo preziose indicazioni sulle connessioni tra individui e gruppi criminali coinvolti nel traffico illecito di beni culturali.
L’integrazione automatica di più fonti di informazione in un grafo interattivo multi-layer sarà strategico e determinante per potenziare le indagini delle forze di polizia e contrastare più efficacemente il fenomeno.
The second internal RITHMS Workshop took place in Sofia on the 9th and 10th of May.
Consortium partners have been hosted by European Software Institute – Center Eastern Europe (ESI CEE) at Cybersecurity Lab (Sofia Tech Park) for the two-day meeting.
The main focus of the workshop was the validation of the technical requirements for the development of RITHMS digital platform: parameters to be used for Data Cleaning, Data Collection and its scrapers, platform access systems, output visualization format, and the structure of three use cases were defined.
By the end of the project, Law Enforcement Agencies will be provided with a technological tool that, thanks to the SNA (Social Network Analysis) application, will allow them to combine investigative data with open source information, obtaining valuable indications on the connections between individuals and criminal groups involved in the illicit trafficking of cultural property.
The automatic integration of multiple sources of information in an interactive multi-layer graph will be strategically crucial in boosting LEAs investigations and, finally, contrasting this phenomenon more effectively.
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.