Nel 2022 il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, unità periferica del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale competente sulla regione Campania, ha recuperato 2544 beni, corrispondenti ad un valore complessivo stimato di € 1.377.500,00.
L’attività di recupero realizzata nel 2022 registra un numero più sostanziale nel settore dei reperti archeologici e della numismatica provenienti da scavi clandestini (2134 beni recuperati), seguito da quello del settore antiquariale, archivistico e librario (409 beni recuperati) e da quello dei reperti paleontologici (1 bene recuperato).
A tal riguardo si evidenzia l’individuazione di 2 scavi clandestini, uno in area pompeiana e l’altro in territorio della provincia di Caserta, la cui scoperta (di quest’ultimo) ha condotto all’arresto di 2 soggetti, colti nella flagranza del reato di impossessamento di beni archeologici.
Per quanto concerne la contraffazione, sono state sequestrate 164 opere, che qualora immesse sul mercato avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali oltre € 150.000,00.
Ci sono queste e altre notizie relative al contrasto dei traffici d’arte nella pubblicazione “Attività Operativa 2022” edita dal Comando Carabinieri TPC, già disponibile sui siti www.beniculturali.it e www.carabinieri.it.
Nel territorio campano si è registrata una diminuzione dei furti in genere, ridottisi da 31, dell’anno 2021, a 26, dell’anno 2022, così come si è ridotto il numero degli oggetti trafugati, computati in 656 nell’anno 2021 ed in 295 nell’anno 2022.
Nell’ambito del contrasto alle attività illecite si è registrata un’attività preventiva concentrata maggiormente nell’ambito dei controlli presso mercati e fiere antiquariali, seguiti da quello degli altri esercizi antiquariali, delle aree archeologiche, paesaggistiche e monumentali. Ad esito di tali attività il Nucleo TPC di Napoli ha operato complessivamente 6 arresti e 96 denunce.
Specificatamente a quanto attiene al settore paesaggistico e monumentale, nel 2022 il Nucleo TPC di Napoli ha effettuato una massiccia attività di controllo sul territorio campano, eseguendo decine di verifiche ad aree tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali, che hanno condotto al deferimento in stato di libertà di 10 soggetti resisi responsabili di reati in danno del paesaggio.
Tra le operazioni di particolare rilievo spicca l’arresto operato il 24 settembre 2022, in flagranza di reato, a carico del Soprintendente di Caserta in concorso con altro soggetto di Casalnuovo di Napoli, per ricettazione di beni culturali perpetrata a Capua (CE) durante il “X Convegno Numismatico e Filatelico Campano”, importante evento di settore, avente rilevanza nazionale. La conseguente attività di indagine ha permesso al Nucleo TPC di Napoli di recuperare oltre mille beni culturali di natura archeologica, archivistica, libraria ed antiquariale.
Altra attività di particolare rilievo risale al 24 febbraio 2022 allorquando il Nucleo TPC di Napoli, congiuntamente a personale del Nucleo Investigativo CC di Torre Annunziata ed ai Vigili del Fuoco di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata (NA), nell’ambito di una più ampia attività di indagine avente ad oggetto il censimento ed il monitoraggio di potenziali siti di scavi archeologici clandestini presenti nel territorio di Pompei (NA) ed in altre località limitrofe, sequestrava d’iniziativa un’area riconducibile ad entrata a cunicolo, ubicata a poche decine di metri dall’importante Domus Romana di “Villa Regina”, sita all’interno del complesso monumentale dell’Antiquarium di Boscoreale (NA), sul cui fondo ignoti scavavano un pozzo profondo circa sei metri, dal quale si diramano diversi tunnel ricavati nello strato di lapilli.
Nel corso dell’anno 2022 sono stati recuperati e restituiti dal Nucleo TPC di Napoli numerosi beni di elevatissimo valore storico-artistico, opere meglio descritte nella nota allegata al presente comunicato.
RECUPERI SIGNIFICATIVI RECENTI |
RESTITUZIONE DI UN DIPINTO TRAFUGATO NEL 1983
Il 13 gennaio 2022, a Caggiano (SA), presso la Chiesa del Santissimo Salvatore, il Nucleo TPC di Napoli ha restituito un importante dipinto del XVIII secolo, raffigurante la “Resurrezione di Cristo”, al parroco Don Angelomaria Adesso, alla presenza del Sindaco, Dr. Modesto Lamattina.
Il dipinto, olio su tela dalle dimensioni di 48×28 cm, asportato il 24 febbraio 1983 dalla suddetta Chiesa, era stato posto all’incanto da una nota casa d’aste di Palermo, quando veniva individuato e recuperato dal Nucleo TPC di Napoli grazie all’apporto tecnico-operativo della Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti. Le attività investigative sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di una specifica attività di contrasto alla commercializzazione di opere d’arte rubate.
La consegna dell’opera avvalora l’importanza della collaborazione fra l’Arma dei Carabinieri e gli Enti ecclesiastici, sviluppata anche attraverso la divulgazione della pubblicazione “Linee Guida per la Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici”, realizzata nel 2014 nell’ambito della collaborazione tra il Ministero della Cultura, l’Arma dei Carabinieri e la Conferenza Episcopale Italiana, che concilia le esigenze di protezione dei beni ecclesiastici, colpiti spesso da azioni criminose, e quelle devozionali.
MAIOLICA DEL 1800 RAFFIGURANTE “L’ASSUNZIONE DELLA MADONNA”
Il 30 gennaio 2022, in Monte di Procida (NA), presso la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, in occasione della celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Pozzuoli ed Ischia, Mons. Gennaro Pascarella ed alla presenza del Sindaco di Monte di Procida, Dr. Giuseppe Pugliese, si è svolta la cerimonia di restituzione di un’importante maiolica del 1800, raffigurante “l’Assunzione della Madonna”, in passato collocata sulla facciata esterna dell’ingresso principale della Chiesa ed asportata da ignoti malfattori nella notte del 4 novembre 2000.
Il recupero del bene è avvenuto nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica partenopea, nei confronti di un collezionista di maioliche napoletano, ad esito della quale è stata individuata nella disponibilità dello stesso un ulteriore pannello maiolicato, asportato presso altro ente religioso, nonché numerosi reperti archeologici e beni archivistici illecitamente detenuti.
DIPINTO RAFFIGURANTE UNA “MADONNA DELLE VITTORIE E SANTI” DEL XVIII SECOLO
Il 02 marzo 2022, presso la sede del Santuario del Gesù Bambino, di pertinenza della Casa Religiosa Sant’Antonio Abate (NA), è stato restituito il secondo importantissimo dipinto “Madonna delle Vittorie e Santi” del XVIII secolo ai Padri Dehoniani di Sant’Antonio Abate (NA), restaurato dal Laboratorio di Restauro dei dipinti in tela dell’Università “Suor Orsola Benincasa”.
Alla formale restituzione hanno presenziato i responsabili degli Enti che hanno operato affinché il dipinto tornasse fruibile alla comunità: il Prof. Lucio D’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e la Dott.ssa Teresa Elena Cinquantaquattro, Soprintendente ABAP per l’area metropolitana di Napoli.
L’attività di recupero del bene scaturisce da un controllo eseguito a carico dell’amministratore di una ditta di restauro, però ormai cessata da anni, con la conseguenza che i dipinti custoditi presso l’abitazione dell’interessato fossero in precarie condizioni di custodia; per di più le operazioni di restauro delle tele in carico non erano mai state avviate.
Le opere sottoposte a sequestro, disposto dalla competente Procura della Repubblica di Torre Annunziata (NA), venivano restituite ai Padri Dehoniani per essere riposizionate all’interno del Santuario del Gesù Bambino, previo restauro da parte degli enti preposti.
Le opere venivano così sottoposte a restauro scientifico da parte del Laboratorio di Restauro dell’Università Suor Orsola Benincasa, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ABAP dell’area metropolitana di Napoli che ne autorizzava il progetto, permettendo la restituzione della prima tela, “Madonna con Bambino e Santi”, già nel mese di luglio 2021.
Con la consegna della seconda tela, si è concluso il percorso di rinvenimento e restituzione di importantissime opere di devozione popolare, evidenziando come l’ottima sinergia tra le istituzioni preposte alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali, abbia permesso di riportare due beni pittorici alla loro originaria bellezza e di restituirli definitivamente alla collettività.
20 OPERE PITTORICHE CONTRAFFATTE ED UN IMPORTANTE LIBRO CORALE DEL XVII SECOLO
L’ 8 marzo 2022 il Nucleo TPC di Napoli, in collaborazione con i colleghi della Tenenza di Pagani, in esecuzione a un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, ha sottoposto a sequestro 20 opere pittoriche contraffatte ed un importante libro corale del XVII secolo, illecitamente asportato da un ente religioso campano. Il sequestro è stato eseguito nei confronti di un pregiudicato operante nell’agro nocerino-sarnese, che stava per commercializzare i falsi d’arte, attraverso noti siti e-commerce, ad ignari acquirenti convinti di acquistare importanti opere d’arte firmate da famosi artisti napoletani dell’800-‘900 italiano, quali Mario Cortiello, Francesco Di Marino, Antonio Bresciani, Francesco Filosa, Domenico Battaglia, Attilio Toro, Leon Giuseppe Buono, Eugenio Scorzelli, Ezelino Briante, Vincenzo Migliaro, Attilio Pratella, Raimondo Scoppa e Roberto Carignani.
Riguardo al libro antico provento di furto, di fondamentale supporto alle investigazioni si sono rivelati gli elementi descrittivi e fotografici presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ove sono presenti più di un milione e trecentomila opere da ricercare.
RESTITUITO AL COMUNE DI NAPOLI IL DIPINTO RUBATO DI VILLANI
Il 22 marzo 2022, presso Palazzo San Giacomo di Napoli, alla presenza del Sindaco, Dr. Gaetano Manfredi, si è svolta la cerimonia di riconsegna di un dipinto raffigurante “Paesaggio con chiesa” a firma dell’artista Gennaro Villani (1885 – 1948). Opera che era stata trafugata nel novembre 2010 dagli uffici della segreteria del Sindaco di Napoli, di Palazzo San Giacomo. Il dipinto messo all’incanto da un privato attraverso il sito web di una nota casa d’aste romana, è stata individuato, recuperato e restituito dal Nucleo TPC di Napoli, le cui indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, nell’ambito di una specifica attività di contrasto alla commercializzazione di opere d’arte rubate attraverso i canali di vendita online.
18 REPERTI ARCHEOLOGICI DI INESTIMABILE VALORE SEQUESTRATI AD UN PRIVATO COLLEZIONISTA E PROVENTO DI SCAVI ARCHEOLOGICI CLANDESTINI
Il 04 aprile 2022 il Nucleo TPC di Napoli ha restituito alla locale Soprintendenza A.B.A.P per l’Area Metropolitana di Napoli 18 reperti di rilevante interesse archeologico sequestrati ad un collezionista privato, in quanto provento di reato. I beni, databili tra il V ed il III secolo a.C., sono prevalentemente costituiti da vasellame prelevato da corredi funerari antichi, come crateri, anfore, skyphoi, unguentari, hydriai, ollette e gutti. Rinvenuti inoltre nella disponibilità dell’indagato diversi manufatti di area mesoamericana importati illecitamente.
Le indagini, condotte dal Nucleo TPC di Napoli in collaborazione con l’Arma Territoriale del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata sviluppate anche attraverso i canali internazionali delle rappresentanze diplomatiche estere e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, hanno permesso di acclarare l’illecita provenienza dei beni oggetto della presente restituzione, tutti riconducibili a scavi archeologici clandestini ed al traffico illecito di beni culturali.
48 MANDATI DI PAGAMENTO
Il 27 aprile 2022, a Savignano Irpino (AV), presso la casa Comunale, il Nucleo TPC di Napoli ha restituito 48 documenti storici appartenenti alla comunità savignanese, consegnandoli nelle mani del primo cittadino, Dr. Fabio Della Marra Scarpone.
Gli importanti beni archivistici, costituiti da mandati di pagamento emessi intorno alla fine del XIX secolo dall’allora comune di Savignano di Puglia in favore di alcuni cittadini savignesi di allora, sono stati individuati e sottoposti a sequestro prima che venissero venduti da un soggetto della provincia di Lecce che ne faceva compravendita online. Le attività investigative sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, nell’ambito di una specifica attività di contrasto alla commercializzazione di beni appartenenti al demanio.
RESTITUITE AL MUSEO CIVICO “GAETANO FILANGIERI” DUE SCULTURE TRAFUGATE NEL 2018
Il 31 maggio 2022, in Napoli, presso la prestigiosa Sala Agata del Museo Civico “Gaetano Filangieri”, sono state restituite, al Direttore del museo, Dr. Paolo Jorio, due sculture di manifattura napoletana, in ceramica bianca, risalenti al 1800, riproducenti entrambe “satiri e ninfe danzanti”, trafugate dalla Villa Museo “Villa Livia” di Napoli.
Alla formale restituzione hanno presenziato il Dr. Claudio Palomba, Prefetto di Napoli, il Dr. Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli, l’Avv. Luigi Raia ed il Dr. Corrado Matera, rispettivamente Direttore Generale e Assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania, nonché vari direttori dei musei napoletani.
Le sculture oggetto della restituzione sono state sequestrate a carico del titolare di un negozio di antiquariato di Roma, in quanto provento di furto denunciato nel marzo 2018 dal Direttore del summenzionato Museo Civico.
Le indagini, condotte dal Nucleo TPC di Napoli in collaborazione con l’Arma Territoriale, sono state svolte nell’ambito di una più ampia attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, finalizzata al contrasto dei reati in danno del Patrimonio Culturale, permettendo di individuare e sottoporre a sequestro numerosi beni d’arte provento di furto in danno di privati cittadini nonché di enti pubblici, privati ed ecclesiastici.
RECUPERO DI OLTRE MILLE BENI CULTURALI DI NATURA ARCHEOLOGICA, ARCHIVISTICA, LIBRARIA ED ANTIQUARIALE, NELL’AMBITO DELL’OPERAZIONE “OBOLO”
L’indagine convenzionalmente denominata “OBOLO” ha avuto avvio nel settembre 2022, mese nel corso del quale questo Nucleo ha proceduto all’arresto in flagranza di reato dell’allora Soprintendente A.B.A.P. per le Province di Caserta e Benevento in concorso con altro soggetto di Casalnuovo di Napoli, colti da personale di questo Nucleo presso una manifestazione di settore svoltasi in Capua (CE), all’atto di ricettare beni archeologici di illecita provenienza. I conseguenti accertamenti permettevano di individuare presso le abitazioni degli arrestati e negli uffici dello stesso Soprintendente centinaia di beni culturali di illecita provenienza di vario tipo (beni archeologici, antiquariali, archivistici e bibliografici accertati essere provento di scavi illegali ovvero di furti presso enti pubblici, religiosi ed in danno di privati) oltre a beni di interesse artistico in avorio detenuti in contrasto con le vigenti normative CITES. Nello specifico le complesse attività condotte permettevano di recuperare 766 beni di natura archeologica privi di certificazione attestante la legittima provenienza, 269 beni bibliografici e archivistici accertati essere di illecita provenienza poiché provento di furti o ammanchi da parte di numerosi Enti Pubblici, Religiosi e privati, 54 beni di interesse artistico in avorioillegalmente detenuti ai sensi della vigente normativa CITES, 4 armi di interesse storico detenute in assenza delle previste autorizzazioni di pubblica sicurezza e 2 dipinti risultati essere parziale provento di furti consumati presso una Chiesa di Olevano Romano (RM) e presso il Castello di Mercogliano (AV).
Tali beni, aventi valore complessivo stimato oltre due milioni di euro, sono stati in parte restituiti in favore degli aventi diritto.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli].
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