Abstract: An international police operation between the Spanish National Police – Brigada de Patrimonio Histórico and the Italian Carabinieri Art Squad TPC was conducted during the “Mercanteinfera Autunno 2022”, an international art and antiquities fair held in Parma, Italy. In the framework of this operation, 95 works of art of highest historical, cultural and economic value were seized, blocking the sales of over 235,000 euros worth. Among these, seventy-nine paintings (16th-19th c.), five sculptures (14th-17th c.), two Empire-type clocks, a crucifix, an altarpiece, and other decorative objects. One involved dealer was arrested as alleged perpetrator of a smuggling crime and the other five have been charged with offences of smuggling works of art.
Mercanteinfiera Autunno 2022, una delle più importanti fiere internazionali di antiquariato, modernariato e collezionismo ospitata dalla città di Parma nei giorni 1-9 ottobre 2022, si è conclusa con il bilancio di un arresto, cinque denunce per il reato di contrabbando e il sequestro di 95 opere d’arte.
Ogni anno, la fiera attira un folto pubblico di interessati da tutto il mondo. Con più di cinquantamila presenze registrate, la quarantunesima edizione di Mercanteinfiera ha contato una migliaio di espositori, oltre cinquemila acquirenti e centinaia di vendite all’estero. Il cospicuo valore delle opere presentate, l’elevato numero di transazioni e gli incassi richiedono una diligente attività di controllo da parte delle autorità per evitare che dietro le quinte di una delle più grandi manifestazioni internazionali di antiquariato si svolgano attività sospette e compravendite illecite di beni culturali.
Durante i controlli condotti nei padiglioni espositivi, il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ha rilevato che alcune opere esposte da un antiquario spagnolo erano prive della documentazione di esportazione. La comunicazione tempestiva del TPC ha quindi dato avvio all’operazione investigativa di cooperazione internazionale che ha coinvolto la Brigada de Patrimonio Histórico della Policìa Nacional spagnola.
Nel corso delle indagini e al fine di verificare la mancanza del certificato di esportazione delle opere, le autorità italiane sono state invitate a presentare la documentazione fotografica, necessaria a provarne la movimentazione illecita. Contemporaneamente, sono state richieste informazioni circa l’esistenza di permessi di esportazione alla Sotto-direzione generale dei documenti e della documentazione del patrimonio storico della Direzione generale del patrimonio culturale e delle belle arti del Ministero della Cultura Spagnolo. Dall’insieme delle prove raccolte è stato possibile accertare che ben sei antiquari – e non solo uno, come invece era emerso dalle visite ispettive in loco durante la fera – avessero messo in vendita beni culturali privi di permesso di esportazione.
L’operazione di polizia si è conclusa dunque con il sequestro di 95 opere d’arte di epoche diverse: 79 dipinti di un periodo compreso fra il XVI e il XIX secolo, 5 sculture realizzate fra il XIV e il XVII secolo, 2 orologi Impero, un crocifisso, un camino, un altare, 2 reliquiari, un set di argenti caffè di origine francese e altri 3 pezzi decorativi. Il valore di questi oggetti, secondo gli stessi antiquari spagnoli, avrebbe potuto raggiungere fino a 235.000 euro. L’operazione ha inoltre condotto all’arresto di uno dei commercianti, mentre per gli altri cinque antiquari è scattata la denuncia per il reato di contrabbando.
Il successo dell’operazione ha confermato ancora una volta quanto possa essere proficua la collaborazione tra forze dell’ordine e, in particolare, tra il Comando dei Carabinieri TPC e la Brigada de Patrimonio Historico, nel recupero di beni culturali illecitamente esportati.
Laureata in Giurisprudenza (Firenze 2019) con una tesi sulla protezione del patrimonio culturale nei confitti armati, si iscrive a un corso di specializzazione in gestione e protezione del Patrimonio Mondiale (Palazzo Spinelli 2020-2021) al quale segue un periodo di tirocinio presso Here_Lab – laboratorio congiunto tra Università degli studi di Firenze e Ufcio Patrimonio Mondiale e rapporti UNESCO del Comune di Firenze. La collaborazione col Laboratorio si rinnova con una borsa di ricerca, che rimane attiva fino a novembre 2023, quando prende servizio presso la Direzione Cultura e Sport del Comune di Firenze. Ha pregressa e consolidata esperienza come progettista in ambito culturale europeo, mentre dal 2020 è membro dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO. Da ottobre 2024 ricopre il ruolo di funzionario presso il Segretariato Generale del Consiglio della Regione Toscana.
Per JCHC si occupa del progetto in collaborazione con la Brigada de Patrimonio Histórico della Policía Nacional spagnola.