21 vittime, tra cui i giudici Falcone e Borsellino, e gravi danni al patrimonio artistico, in via Palestro a Milano e gli attentati alle chiese di Roma: questo il bilancio della stagione stragista del 1992-1993. Nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993, un’auto carica di 277 chilogrammi di esplosivo fu fatta saltare in via dei Georgofili a Firenze con conseguenze tragiche estese anche alla vicina Galleria degli Uffizi. Persero la vita cinque persone: i coniugi Fabrizio Nencioni (39 anni) e Angela Fiume (31 anni) insieme alle loro figlie Nadia (9 anni) e Caterina (appena 50 giorni di vita), e lo studente Dario Capolicchio (22 anni). Oltre cinquanta i feriti.
L’attentato causò gravi danni al patrimonio storico, artistico e architettonico. Tra i dipinti irrimediabilmente distrutti si ricordano:
- Adorazione dei pastori, 1620 ca., di Gerrit Van Honthorst, detto Gherardo Delle Notti;
- Concerto, databile intorno al 1617-1618, di Bartolomeo Manfredi;
- Giocatori di carte, databile intorno al 1617-1618, di Bartolomeo Manfredi;
- Aquila che uccide un germano, 1717, di Bartolomeo Bimbi;
- Avvoltoi, gufi e beccaccia, di Andrea Scacciati (1642-1710).
Per l’anniversario, l’Accademia dei Georgofili ha organizzato 27 maggio 1993, una mostra con le opere di Luciano Guarnieri e le fotografie che evocano il drammatico evento. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, con orario 9.30-12.30 e 15.00-18.00, a ingresso gratuito.
Inoltre, la Galleria degli Uffizi ripropone Risarcimento. Per non dimenticare, in mostra sessantadue delle ottantuno opere donate nel 1995, in ricordo della strage, da artisti internazionali come Joseph Beuys, Donald Judd e Henry Moore, e da collezionisti come i coniugi Lucrezia De Domizio e Buby Durini, Giuseppe Panza di Biumo e Giuliano Gori, figura chiave di questa importante campagna. L’esposizione sarà accessibile al pubblico dal 23 maggio al 16 giugno nelle sale del piano terra del museo.
Queste iniziative rappresentano un’occasione significativa per commemorare le vittime innocenti della strage e per riflettere sul ruolo cruciale che può avere il coinvolgimento del patrimonio culturale negli atti terroristici, con conseguenze negative sulla storia, sulla memoria e sul futuro dell’identità di un paese.
Vedi anche:
27 Maggio 1993, Dagli Atti dell’Accademia dei Georgofili
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