I Carabinieri dell’Arte a Città del Messico: lectio magistralis sul sistema italiano per la protezione del patrimonio
Lo scorso 19 giugno a Città del Messico, presso il Museo Nazionale di Storia e Antropologia-Auditorio “Fray Bernardino”, alla presenza dell’Antropologo Diego Prieto, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia degli Stati Uniti messicani, nonché di Erendira Cruz Villegas Fuentes, dell’Avvocato Generale del Ministero della Cultura messicano e di una rappresentanza dell’Ambasciata d’Italia nel Paese Latino americano, il Generale di Brigata Vincenzo Molinese, Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), ha tenuto una lectio magistralis sul sistema italiano di tutela, salvaguardia e protezione del patrimonio culturale nazionale.
Il Generale B. Molinese ha rivolto ai presenti i saluti del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e del Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi.
Durante l’esposizione è stato illustrato come il modello nazionale italiano di protezione dei beni culturali si basi su tre pilastri fondamentali. Il complesso corpus iuris di settore che, dall’art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana, si sviluppa attraverso il “Codice dei beni culturali”, il “Codice Penale” e il “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”, un quadro normativo volto alla prevenzione e al contrasto dei traffici illeciti di beni culturali, nel rispetto delle più significative convenzioni internazionali che regolano la materia.
Il Dicastero della Cultura italiano che, attraverso la sua struttura centrale e periferica, garantisce la tutela, la valorizzazione e la fruizione del nostro patrimonio culturale sul piano amministrativo, vero motore propulsore dell’indirizzo generale di settore. Il Comando TPC, con le Unità Operative presenti sul territorio nazionale – secondo il paradigma dell’Arma – con compiti di prevenzione e contrasto dei reati in danno dei beni culturali e paesaggistici, analisi e gravitazione informativa a favore di tutte le Forze di polizia, tornate addestrative in Italia e all’estero, nonché attività di salvaguardia del patrimonio culturale in occasione di calamità naturali e conflitti armati.
In particolare, è stato sottolineato come, nello specifico ambito, lo schema nazionale si avvalga di un’importante architettura informatica della banca dati, gestita in via esclusiva dai Carabinieri TPC, unica al mondo e che ad oggi cataloga oltre 200.000 eventi e quasi 8 milioni di opere d’arte, 1,3 milioni circa delle quali da ricercare, quasi tutte censite con immagini digitalizzate. A tal riguardo è stato sottolineato come recentemente i Carabinieri abbiano ideato, realizzato e iniziato a usare un innovativo sistema di analisi informatica denominato S.W.O.A.D.S. (Stolen Works of Art Detection Sistem), che consente la ricerca automatica con software di intelligenza artificiale nel web (anche social network) con riconoscimento e comparazione delle immagini delle opere d’arte oggetto di crimini.
Il Comandante dei Carabinieri dell’Arte è stato coadiuvato dal Ten. Col. Lanfranco Disibio, Capo Ufficio Operazioni del Comando TPC, con la collaborazione del Magg. Stefano Carella, Ufficiale di collegamento dell’Arma dei Carabinieri nel Centro e Sud America.
All’incontro, espressamente richiesto dalle più alte autorità messicane della cultura al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, in occasione della sua visita nel Paese latino americano, hanno assistito numerosi magistrati, cattedrati, responsabili degli uffici giuridici di vari dicasteri, nonché rappresentanti della locale Agenzia delle Dogane, studiosi e alti funzionari dello Stato impegnati nello specifico settore.
L’evento è stato preceduto dalla proiezione del filmato istituzionale dell’Arma che ne descrive l’organizzazione, i compiti e i diversi comparti di specialità, tra cui figura il Comando TPC.
Al termine dei lavori il Generale B. Molinese ha ricevuto i ringraziamenti e i complimenti dai presenti, in particolare, dal Direttore Generale dell’INAH, mentre l’Avvocato Generale del Ministero della Cultura messicano gli ha preannunciato l’intendimento del suo Dicastero di promuovere un’analoga iniziativa in futuro innanzi al Congresso Generale degli Stati Uniti Messicani.
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