I carabinieri dell’Arte riconsegnano un volume datato al 1662. Era stato rubato da un convento francescano
A Roma presso l’Archivio Provinciale Aracoeli-Storico dei Frati Minori, il Capitano Manuel Curreri, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale de L’Aquila, ha restituito a Frate Alvaro Cacciotti, responsabile dei beni culturali della Provincia di San Bonaventura dei Frati Minori, un antico tomo risalente al 1662 e intitolato “Gesta Virtutes et miracula B. Ioannis a Capestrano”, sottratto in epoca imprecisata dalla Biblioteca del Convento Francescano di Artena (RM) e su cui sono tuttora in corso le indagini.
Il libro è stato individuato e sequestrato dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila nel corso del costante monitoraggio dei siti di e-commerce e dei cataloghi delle case d’asta, svolto dai militari per contrastare la commercializzazione di beni culturali di provenienza illecita.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica de L’Aquila e di Rieti, hanno permesso di appurare come il tomo presentasse sul frontespizio una nota di possesso “pertinet ad convenctum Sancte Marie Iesus Montis Fortini”, che rimandava l’appartenenza del libro al Convento di S. Maria di Gesù di Montefortino, attuale città di Artena.
La nota di possesso e il timbro apposto su una pagina quale sigillo di soppressione di fine Ottocento, erano analogamente apposti anche in altri libri della Biblioteca dei Frati Minori di Artena; il tomo inoltre è stato riconosciuto dai frati come appartenente alla biblioteca stessa e, pertanto, ne è stata disposta la restituzione. Il libro era stato posto in vendita da un commerciante abruzzese, il quale dopo gli accertamenti svolti, è risultato inconsapevole della provenienza delittuosa del volume.
Il bene, di notevole interesse culturale, contiene la biografia di San Giovanni da Capestrano (1386-1456), prete, religioso, apostolo e guerriero abruzzese, del quale si ricorda l’intensa attività apostolica in Europa settentrionale e orientale nella prima metà del XV secolo e la partecipazione, dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453 e la fine dell’Impero Romano d’Oriente, alla battaglia vittoriosa contro i turchi culminata con l’assedio di Belgrado del 1456.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale dell’Aquila].
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