La mostra ha un obiettivo chiaro: diffondere la cultura della legalità in Sicilia, evidenziando il ruolo cruciale dell’Arma dei Carabinieri e del suo Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) nella protezione dei beni culturali.
In particolare, gli oggetti in esposizione provengono da indagini e sequestri condotti dai Carabinieri di Agrigento e da alcune stazioni operative. Dopo il recupero, sono stati tutti consegnati alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Agrigento e al Museo Archeologico “Pietro Griffo”.
Tra i reperti esposti, manufatti in terracotta di varie tipologie (tra cui una hydria, alcuni dolia e una base di louterion), frammenti di un sarcofago recentemente consegnato al museo agrigentino dal Comando centrale TPC di Roma e numerose anfore ritrovate nel mare di fronte alla costa siciliana, che raccontano la storia economica di Agrigento e gli antichi scambi commerciali nel Mediterraneo.
L’obiettivo, oltre a esporre per la prima volta al pubblico i reperti archeologici recuperati, è quello di promuovere il rispetto del patrimonio artistico e sostenere il lavoro delle Forze dell’ordine.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 24 maggio 2024.
Storica dell’Arte iscritta all’elenco Nazionale dei Professionisti dei Beni Culturali ai sensi del D.M. 20 maggio 2019 n. 244. Ha collaborato con organizzazioni pubbliche e private contribuendo nello sviluppo di strategie efficaci per la tutela e la valorizzazione del Patrimonio Culturale.