VENEZIA – 21 settembre 2023, alle ore 11, nella sede della “Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ D’Oro” di Venezia si è tenuta la cerimonia di restituzione di un dipinto di Giandomenico Tiepolo (1721–1780 circa), raffigurante la “Sacra Famiglia”, disperso a causa di una bancarotta fraudolenta e di una successiva ricettazione fallimentare, sequestrato a Padova dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia, nell’ambito di un’attività investigativa svolta in seno ad una più articolata indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica.
Hanno partecipato alla cerimonia, tra gli altri, la Direttrice della “Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro” di Venezia, Dott.ssa Claudia Cremonini e il Maggiore Emanuele Meleleo, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia.
Il dipinto, di piccole dimensioni, ma di rilevante valore artistico, è stato rinvenuto a seguito di una perquisizione. Una volta restituito al curatore del fallimento, veniva subito presentato all’Ufficio Esportazione di Milano per essere successivamente venduto all’estero. L’opera, però, veniva valutata di notevole interesse culturale da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, incaricata per quanto di competenza dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio.
Il dipinto, olio su tela di cm 38 x 45, è databile tra il settimo e l’ottavo decennio del XVIII secolo. Per l’alta qualità artistica e il notevole valore storico e culturale, l’opera è apparsa sin da subito meritevole di tutela, in quanto rappresenta, senza ombra di dubbio, l’esempio più riuscito della felice e prolifica produzione del Tiepolo destinata alla devozione privata.
Il prezzo dichiarato in sede di esportazione, quasi duecentomila euro, non ha fatto esitare il Ministero della Cultura, che ha proceduto ad acquisirlo a favore della “Direzione Regionale Musei del Veneto” destinandolo alle collezioni della “Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ D’Oro” di Venezia.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia].
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