Lo scorso 28 settembre a Roma, presso l’Ambasciata d’Ucraina in Italia, alla presenza dell’Ambasciatore di Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk e del Ministro Consigliere presso l’Ambasciata, Oksana Amdzhadin, i militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma hanno restituito a quella Nazione una collana, composta da pietre semipreziose in vetro, pasta di cristallo e ambra, databile tra il I sec. a.C. e il III sec. d.C., depredata dai siti archeologici ucraini e, in particolare, nelle necropoli ubicate in quel territorio, come il cimitero della tarda scita Chervonyi Maiak.
Il reperto era stato recuperato dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, che, nel corso di perquisizioni delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, tese al rinvenimento e al sequestro di reperti archeologici provenienti da diverse aree geografiche del pianeta, lo avevano individuato presso l’abitazione di un collezionista toscano.
Di fondamentale importanza, per l’individuazione del bene e l’accertamento della sua appartenenza al patrimonio ucraino, è risultata la sinergica collaborazione con il personale altamente specializzato del Museo delle Civiltà di Roma e dell’Unione degli archeologi dell’Ucraina, che hanno condotto le analisi per attestarne l’autenticità e il valore storico-culturale.
Il dissequestro del manufatto – importante testimonianza delle origini e dell’identità del popolo ucraino e di comprovato interesse storico culturale – come disposto dal Tribunale di Firenze con sentenza del 14.10.2022, divenuta irrevocabile il 28.02.2023, ha permesso la restituzione del monile, che verrà ricondotto in patria ove potrà essere oggetto di studio e fruizione da parte del pubblico.
[Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale].
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