La Monuments Men and Women Foundation restituisce una tela al Musée du Château des Rohan
[English text below]
Mercoledì 27 settembre 2023, la Monuments Men and Women Foundation ha consegnato al Musée du Château des Rohan a Saverne, in Francia, un olio su tela con scena boschiva di artista ignoto. Il quadro è stato portato all’attenzione della Fondazione dalla signora Jill Q. Weiss, figlia del veterano Ivan Quackenbush. La donna conservava il dipinto in casa da sempre. Una volta morti i genitori, aveva scoperto una nota scritta a mano, probabilmente da suo padre, sul retro del dipinto: «“Liberato” dal Museo d’Arte di Savern (Francia – vicino a Strasburgo) da un individuo della 117 Signal Radio Intelligence. Tagliato dalla cornice – firma perduta».
Stando alle testimonianze di Ms. Weiss, suo padre «entrò in guerra verso la fine e prestò servizio per la prima volta nella Radio Intelligence al confine con il Belgio. Alla fine del conflitto, dopo che il resto della sua unità (quelli che avevano prestato servizio più a lungo) era tornato a casa, fu riassegnato alla Germania meridionale».
Con poche informazioni sull’opera d’arte in sé, la ricerca si è dovuta concentrare sulle tappe percorse dai militari della 117 Signal Radio Intelligence Company, assegnata alla 7ª Armata degli Stati Uniti. La 7ª Armata attaccò le forze tedesche sui Monti Vosgi. Nel novembre 1944, il XV Corpo sfondò le difese nemiche vicino a Strasburgo e Saverne. Ciò permise alla 2ª Divisione corazzata francese di liberare Strasburgo il 23 novembre 1944 e alla 7ª Armata di entrare in Alsazia e infine raggiungere il fiume Reno. Insieme alla 1ª Armata francese, la 7ª Armata passò all’offensiva all’inizio del 1945 ed eliminò la sacca nemica nella zona di Colmar.
Con la corrispondenza tra la zona coperta dalla 117 Signal Radio Intelligence Company e quella indicata sul retro del dipinto, e la presenza, in quella stessa zona, di un piccolo villaggio chiamato Saverne (erroneamente scritto “Savern” nella nota manoscritta sul retro del dipinto), si è concluso che l’opera doveva effettivamente provenire se non dal Museo Civico di Saverne, almeno dai suoi dintorni. Purtroppo non è stata trovata alcuna corrispondenza con nessuno dei dipinti degli artisti presenti nelle collezioni del Museo Civico di Saverne, né nel soggetto né nello stile.
In questo caso non si può parlare di una vera e propria restituzione per la mancanza di prove conclusive, ma quella avvenuta mercoledì scorso è una donazione che ha riportato l’opera d’arte in questione al suo paese di origine. «La Monuments Men and Women Foundation è lieta che, a quasi ottant’anni dalla fine della guerra, questo dipinto sia stato restituito alla Francia e ora avrà una sede adeguata dove potranno essere condotte ulteriori ricerche sulla sua provenienza», ha affermato in una nota la presidente Anna Bottinelli. «Desideriamo esprimere la nostra gratitudine ai figli del defunto signor Quackenbush per averci affidato quest’opera e alla direttrice dei musei e del patrimonio storico di Saverne, Emmanuelle Thomann, per la sua continua assistenza e il suo impegno».
ENGLISH
On Wednesday, September 27, 2023, the Monuments Men and Women Foundation delivered a painting to the Musée du Château des Rohan in Saverne, France. The painting, oil on canvas by an author unknown, represents a forest scene. It was brought to the attention of the foundation by Ms. Jill Q. Weiss, daughter of veteran Ivan Quackenbush. Ms. Weiss had had the painting hanging in her family’s home since she could remember. Her parents had passed away and she had recently discovered a handwritten note (likely from her father) on the reverse of the painting. It stated: «“Liberated” from Art Museum of Savern (France – near Strasbourg) by 117 Signal Radio Intelligence person. Cut from the frame – signature lost».
In subsequent correspondence, Ms Weiss provided further information on her father and his service. According to her, her father, Ivan Quackenbush, «entered the war near the end and first served in the signal corps as a radio mechanic on the Belgium border. At the end of the war, after the rest of his unit (those who had served longer) returned home, he was reassigned to southern Germany».
With little information about the work of art itself, research had to focus on retracing the military steps of the 117 Signal Radio Intelligence Company, which was assigned to the Seventh US Army—the large signal radio intelligence companies operated at the army, army group, and theatre level. The Seventh Army assaulted the German forces in the Vosges Mountains. In November 1944, the XV Corps broke through German defences near Strasbourg and Saverne. This allowed the French 2nd Armored Division to liberate Strasbourg on November 23, 1944, and the Seventh Army to enter Alsace and eventually reach the Rhine River. Along with the French First Army, the Seventh Army went on the offensive in early 1945 and eliminated the enemy pocket in the Colmar area.
Given that the service history of the 117th Signal Radio Intelligence Company corresponded with the Strasbourg area of France, and that in that area there is the small town of Saverne (misspelt as Savern in the handwritten note), it was concluded that the painting must indeed come from the town museum in Saverne or surroundings.
While it can’t be called a proper restitution for the lack of conclusive evidence, what took place last Wednesday was a donation that returned the work of art, at the very least, to its region of origin. «The Foundation is pleased that nearly eighty years after the war, this painting has been returned to France and will now have a suitable home where further research can be conducted on its provenance», said president Anna Bottinelli in a statement. «We wish to express our gratitude to the children of the late Mr Quackenbush for entrusting us with this painting and to Ms Emmanuelle Thomann, director of Museums and Historical Heritage of Saverne, and her team for their continued assistance and commitment».
La Monuments Men and Women Foundation è un’organizzazione no-profit, creata per sensibilizzare il mondo sul servizio reso dagli uomini e dalle donne della Monuments, Fine Arts, and Archives (MFAA) durante la seconda Guerra Mondiale, per raccontare i loro successi e portare a termine la loro missione incompiuta: restituire le opere d’arte rubate ai legittimi proprietari.