Palazzo Ducale di Urbino sede di due importanti inaugurazioni
Le stanze dell’Appartamento degli Ospiti del Palazzo accoglieranno dal 5 ottobre 2023, per sette mesi, la mostra “L’altra collezione: Storia e opere dei depositi della Galleria Nazionale delle Marche”. Inaugurata anche la biblioteca intitolata a Pasquale Rotondi
Curata dal direttore della Galleria nazionale delle Marche, Luigi Gallo, la mostra L’altra collezione vede protagoniste 60 opere selezionate da una parte del patrimonio del Palazzo ritenuta “poco nota”. Ogni museo, infatti, gode di un deposito di opere e oggetti d’interesse storico-artistico, che conserva e aspetta di valorizzare: un compito, questo, poco conosciuto e che vuole essere messo in risalto al pari del ruolo svolto dai depositi stessi, non solo raccoglitori di opere che non trovano spazio nelle esposizioni, bensì luoghi di custodia di materiali fragili, messi in salvo da situazioni di rischio, in attesa di restauri e, per tali motivi, poco fruibili.
«Che si tratti di luoghi di ricovero emergenziali o di ambienti per lo stoccaggio di opere non presentate nelle sale espositive – afferma il Direttore Gallo – , i depositi sono uno strumento essenziale per la vita di un museo. La questione della loro messa a norma e fruibilità ha trovato negli anni risposte diverse, declinate da istituzioni in cui spesso l’esposizione permanente rappresenta solo una piccola porzione di una riserva invisibile. […] Ripensare i depositi e più in generale la sicurezza dei musei significa offrire una voce sempre aggiornata al nostro patrimonio architettonico, archeologico, storico-artistico, archivistico e librario, fatto di stratificazioni di simboli e valori che ratificano il suo valore identitario, per trasmetterlo intatto alle prossime generazioni. Il fine ultimo del nostro lavoro è rispondere alle possibili avversità, contribuendo, ognuno come può, a trasmettere al futuro la nostra immensa ma fragile eredità culturale».
L’allestimento, curato da Marco di Nallo, vuole evocare le strutture tipiche dei depositi tramite griglie metalliche: l’esposizione è organizzata in sezioni, dalle grandi pale ai ritratti, di temi e formati diversi.
La co-curatrice Valentina Catalucci afferma che «a partire dall’inizio degli anni 2000 si è notevolmente intensificato il dibattito critico sulle realtà museali dei depositi, intesi come “risorse invisibili” del percorso museale e degli spazi espositivi aperti al pubblico, che contengono beni non utilizzabili in un momento specifico dell’allestimento museale, ma disponibili per allestimenti futuri, esposizioni temporanee, laboratori e programmi educativi» e che «si sono sviluppati modi diversi di intendere il significato di ciò che era non esposto all’interno di un museo: cominciò a prender piede l’idea di rendere fruibili i depositi, nelle due diverse accezioni di depositi visibili (visible storage) e depositi aperti (open storage)». Il fine ultimo rimane «un maggiore compimento della missione principale dell’istituzione museale, ossia la diffusione della conoscenza».
Il co-curatore Andrea Bernardini aggiunge che «la conoscenza di un museo non può dirsi completa se, insieme alle opere esposte, non si conoscono le storie degli oggetti conservati nei depositi. I motivi della loro esclusione non sono sempre da imputare a una mancata attrattiva estetica; il più delle volte anzi le opere non trovano posto in sala a causa del loro cattivo stato di conservazione, per le dimensioni o per la delicatezza dei materiali e della tecnica, come è il caso delle opere grafiche».
A partire dalla stessa data aperta anche la Biblioteca della Galleria Nazionale delle Marche, intitolata al direttore e fondatore Pasquale Rotondi, sede di 20mila volumi, tra monografie e riviste scientifiche, e punto di riferimento per lo studio della storia dell’arte e del territorio marchigiano. Il catalogo bibliografico sarà integralmente consultabile on line nel Sistema Bibliotecario Nazionale (Opac-Sbn) a cui l’istituto aderisce attraverso il Polo BibliomarcheNord.
Informazioni sulla mostra
L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria Nazionale delle Marche a cura di Luigi Gallo, Valentina Catalucci e Andrea Bernardini presso la Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale di Urbino, Piazza Rinascimento 13, 61029 Urbino (PU), tel. 0722 2760.
Periodo: dal 5 ottobre 2023 al 5 maggio 2024
Apertura al pubblico: dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.15 (chiusura biglietteria ore 18.15), lunedì chiuso
Ingresso: € 11 biglietto intero, € 3 biglietto ridotto, € 1 costo di prenotazione
Laureata in Storia dell’Arte con una tesi in Legislazione dei Beni Culturali, ho capito con il Laboratorio di Traffico Illecito di Opere d’Arte presso l’Istituto di Restauro di Firenze quanto sia significativo fare luce su una storia dell’arte che spesso tende a rimanere nell’ombra. Una parte importante della nostra realtà che tocca non solo l’arte, ma allo stesso modo i valori e i diritti umani.