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“Askòs. Il canto della sirena”, documentario di Antonio Martino al Festival del Cinema Archeologico di Licodia Eubea

(Tempo di lettura: 2 minuti)

Il lungometraggio narra di un fatto di cronaca, avvenuto nel 1983 nel territorio crotonese: il ritrovamento di un oggetto che, per lungo tempo, è stato chiamato La Papera. In realtà si trattava di un askos, un vaso di piccole dimensioni, utilizzato per versare modeste quantità di liquidi, ritrovato nella campagna di Crotone da un contadino totalmente inconsapevole di essersi imbattuto in una tomba magno-greca. Il manufatto, da quel momento, affronta diversi spostamenti: venduto per 10 milioni di lire (e una mucca) ad un ricettatore di Bari, viene portato in Svizzera per poi terminare il suo viaggio presso il Getty Museum di Malibu, che lo acquista per 2 miliardi di lire.

In una Crotone degli anni ’80, nel pieno della sua crescita economica e industriale, ma anche nel periodo in cui le bande di tombaroli prendono piede con facilità nel territorio calabrese, Antonio Marino racconta la storia di questo oggetto parlante, dalla scoperta fino all’intervento dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza che ha consentito il suo recupero. Riconsegnato dai militari dell’Arma il 27 novembre 2009, il reperto si trova oggi esposto al Museo Archeologico di Crotone.

Appuntamento da non perdere.

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