I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila, nel corso di attività di contrasto del commercio illecito di Beni culturali, in collaborazione con il Nucleo TPC di Torino, hanno recuperato 34 frammenti di ceramica di Castelli (TE) posti in vendita su un sito web.
Le indagini, coordinate prima dalla Procura della Repubblica di Torino e poi dalla Procura della Repubblica di Teramo, hanno permesso ai militari del Nucleo TPC dell’Aquila di individuare e sequestrare presso un’abitazione privata i 34 frammenti databili ad un periodo compreso tra il 1600 e il 1800.
L’expertise eseguita da personale della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province dell’Aquila e di Teramo ha stabilito l’autenticità dei reperti, considerati quindi beni culturali ai sensi dell’art. 10 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
La particolarità di quanto rinvenuto e recuperato dai Carabinieri è stata evidenziata dagli approfondimenti tecnici svolti dai funzionari della Soprintendenza, che hanno individuato, nelle varie fratture presenti, numerose tracce di terra. Ciò ha fornito un ulteriore riscontro al fatto che i frammenti in questione, di diverse dimensioni e decorazioni, fossero stati rinvenuti a seguito di scavi sul territorio, nei pressi di antiche fornaci, ritenuti d’interesse archeologico e, secondo il Codice, appartenenti allo Stato.
L’attività di indagine ha consentito quindi di denunciare all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione di Beni culturali due persone, rispettivamente il venditore e l’acquirente dei beni messi in vendita sul sito di e-commerce. La posizione del secondo è stata infine archiviata in quanto ritenuto acquirente in buona fede.
I Carabinieri del Nucleo TPC dell’Aquila hanno consegnato quanto rinvenuto, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo, al Museo di Castelli (TE) istituito nel 1984 e dal 2009 ospitato nella sede del Palazzo Municipale dell’Artigianato.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale dell’Aquila].
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