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Recuperata per essere sottoposta a urgenti interventi conservativi tela attribuita a Botticelli

Botticelli copia
(Tempo di lettura: 2 minuti)


Un’opera attribuita a Sandro Botticelli, raffigurante una Madonna con Bambino, è stata recuperata dalla
Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Napoli insieme ai Carabinieri del TPC di Napoli per
essere sottoposta a interventi conservativi ritenuti urgenti
. L’opera vincolata con decreto risalente al
1931, vincolo confermato nel 1941 e poi nel 1968, era in origine collocata nella cappella di S. Maria
delle Grazie nel comune di S. Maria la Carità (NA) da cui fu successivamente spostata e affidata alla
famiglia Somma.

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Celata al pubblico per più di cinquant’anni l’opera è stata presa in consegna dalla Soprintendenza ai
sensi dell’art. 43 del Codice dei beni culturali al fine di custodirla, nonché per garantirne la sicurezza e
assicurarne la conservazione
. Il dipinto versa in pessime condizioni conservative, mostra infatti distacchi della pellicola pittorica, cadute di colore, abrasioni e alterazioni cromatiche dovute sia a ridipinture che all’ossidazione di vernici protettive sovrammesse. L’analisi a luce radente della superficie cromatica ha evidenziato criticità diffuse, mentre l’analisi ai raggi UV ha mostrato ampie ridipinture e manomissioni, ragioni che hanno indotto un immediato ritiro in custodia.

L’opera, rimasta fino ad oggi ai margini degli studi di settore, in quanto non visibile al pubblico,
potrebbe considerarsi frutto dell’attività matura del pittore, ascrivibile al nono decennio del XV secolo
con probabile intervento della alacre bottega del maestro per quel che attiene alcuni dettagli del trono su
cui è assisa la Vergine.
Necessità avviare analisi e indagini approfondite per stabilire l’effettiva attribuzione dell’opera
alla scuola del Botticelli.

Nella giornata di oggi 28 novembre, presso la residenza della famiglia Somma, l’opera è stata affidata
in consegna al Soprintendente Mariano Nuzzo, atto conclusivo di un percorso che ha visto coinvolto il
Nucleo dei Carabinieri TPC di Napoli, guidati dal Cap. Massimiliano Croce. Hanno preso parte alle
operazioni anche il funzionario storico dell’arte della Soprintendenza, dott.ssa Marianna Merolle, per
una prima valutazione sullo stato conservativo dell’opera, e il sindaco di Gragnano, dott. Nello D’Auria,
per la delicata fase di mediazione con i privati detentori del bene.

Il Soprintendente ha ritirato il dipinto custodito con riserbo dalla famiglia Somma ed ha
dichiarato che “l’opera sarà affidata alle cure di un Istituto del Ministero della Cultura specializzato nel
settore del restauro delle opere d’arte al fine di avviare un percorso di studio e valorizzazione del
dipinto”.

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