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Restituiti dagli USA altri 41 reperti archeologici alla Turchia

Bragg alla Turchia4
(Tempo di lettura: 3 minuti)

Sono 41 le antichità restituite dagli USA alla Turchia per un valore di oltre 8 milioni di dollari. Otto di questi pezzi sono stati recuperati nell’ambito di un’indagine penale in corso e di vasta portata, su una rete criminale ben organizzata, responsabile del saccheggio sistematico protrattosi per molti anni a Bubon, un sito di età romana nel sud-ovest della Turchia. I beni sono stati restituiti nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato il viceministro del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia, Gökhan Yazgi, e l’agente speciale aggiunto della U.S. Homeland Security Investigations (“HSI”), Tom Acocella.

“Quelli sequestrati sono reperti archeologici di pregio che rappresentano l’ampiezza del patrimonio culturale della Turchia”, così il Procuratore distrettuale Bragg. “Mi rende orgoglioso pensare che durante il mio mandato siano stati restituiti alla Turchia 90 beni, per un valore di oltre 60 milioni di dollari. Ringrazio i nostri partner per la loro continua collaborazione”.

L’agente speciale dell’Homeland Security Investigations (HSI) di New York, Ivan J. Arvelo, ha dichiarato: “L’HSI è orgoglioso di prendere parte a questa cerimonia. Oggi, 41 manufatti saranno restituiti alla loro terra di provenienza per far sì che la loro storia possa essere condivisa con le generazioni turche future. L’impegno incessante del Cultural Property, Art, and Antiquities Group dell’HSI di New York e del Manhattan District Attorney’s Office è fondamentale per stroncare il traffico illecito di antichità e garantire che questi manufatti di inestimabile valore trovino la via del ritorno”.

“Negli ultimi 5 anni, la nostra forte e crescente collaborazione con il Manhattan District Attorney’s Office e l’Homeland Security Investigations è stata un fulgido esempio di lavoro di squadra, non solo per noi, ma per tutti i Paesi. Insieme credo che potremo porre fine ai colpi inferti all’identità culturale e alla storia delle Nazioni”, ha dichiarato il Vice Ministro Gökhan Yazgi del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia.

Tra pezzi restituiti ci sono:

Due teste dell’imperatore romano Caracalla: entrambe – quella di un Caracalla più giovane che si trovava al Fordham Museum of Art e quella dell’imperatore più vecchio che si trovava al Metropolitan Museum of Art – sono state sequestrate da questo Ufficio lo stesso giorno, nel marzo 2023.


Un Busto di donna databile tra il 160 e il 180 d.C.: è stato saccheggiato a Bubon. Il pezzo è stato trafficato in Svizzera da Robert Hecht, che lo ha venduto al Worcester Art Museum, dove è rimasto esposto fino al sequestro da parte dell’Ufficio nel giugno 2023.


Statuetta d’argento di Cibele, I secolo d.C., raffigurante la dea madre anatolica. È stata contrabbandata in frammenti fuori dalla Turchia per poi essere restaurata. La falsa documentazione le attibuiva la provenienza dalla Germania. Affidata in consegna al mercante d’arte newyorchese Michael Ward, è stata sequestrata dall’Ufficio nel 2023.

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