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Galleria Borghese in cerca di mecenati (basta che non facciano altri danni)

Galleria Borghese - Mosaico Romano
(Tempo di lettura: 2 minuti)

Riparte dal Giving Tuesday, qualunque cosa voglia dire, la campagna per finanziare gli interventi conservativi dei mosaici esposti nel Salone di Mariano Rossi a Galleria Borghese. L’obiettivo è 50mila euro per risanare tre delle cinque scene a tessere musive policrome su fondo bianco che mostrano bestie, scene di caccia (venationes) e combattimenti di gladiatori (munera). Scoperti nel 1834, nel corso dello scavo di una monumentale villa romana di epoca imperiale, rinvenuta nella tenuta Borghese di Torrenova sulla via Casilina, i mosaici furono divisi, asportati con la tecnica dello strappo e successivamente trasferiti a Roma, per volere del principe Francesco Borghese Aldobrandini, presso la sua residenza di Villa Borghese dove Gaetano Ruspi e Filippo Scaccia operarono il primo restauro. Nel corso del Novecento seguirono almeno altri quattro interventi. Tra il 2020 e il 2021 i pannelli sono stati al centro di un progetto scientifico di diagnostica e restauro a cura dell’Istituto Centrale del Restauro.

La campagna era partita un po’ in sordina in primavera. Secondo i dati – aggiornati al 5 giugno 2023 (sic!) – della piattaforma ministeriale dedicata all’Art Bonus sarebbero stati raccolti appena 4.246 euro: 21 mecenati, privati e istituzionali, che hanno donato somme da 1 euro, in anonimato, a 1.800 euro, con nome e cognome. A ridosso di Ferragosto, non proprio nel periodo di maggiore attenzione pubblica, Galleria Borghese aveva rilanciato l’iniziativa che a sua volta era stata ripresa da alcune testate online. E ora ci riprova, in coda al Black Friday e al Cyber Monday, con il Giving Tuesday…

Abbiamo contatto, senza riscontro, il Museo per ottenere qualche informazione. Ci sarebbe interessato sapere quanto manca oggi all’obiettivo e come si è conclusa – se si è conclusa – l’altra raccolta del 2020 che era stata aperta per sostenere l’acquisto di un busto in bronzo di Urbano VIII Barberini, eseguito nel 1658 per il cardinale Antonio Barberini da Gian Lorenzo Bernini. In questo caso si dovevano racimolare 8 milioni di euro. «All’opera verrà riservato un posto di massimo rilievo all’interno della collezione e i donatori verranno ufficialmente menzionati, qualora acconsentano», scrivevano, ma del busto non c’è traccia sul portale Art Bonus.

Galleria Borghese, campagna raccolta fondi per l’acquisto dell’opera di Gian Lorenzo Bernini

Tracce, anzi danni, sono invece rimasti nel febbraio 2014, dopo una esclusiva cena di mecenati, proprio all’esterno di Galleria Borghese: gazebo, cucina abusiva e danni ai basamenti di tufo del piazzale erano stati denunciati in una dettagliata relazione della Sovrintendenza capitolina firmata da Claudio Parisi Presicce. A distanza di quasi due lustri il Museo è ancora in cerca di mecenati: per evitare ulteriori danneggiamenti, anche ai mosaici, si può donare online, in sicurezza e comodamente da casa propria.

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