I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Udine, lo scorso 16 gennaio, hanno restituito all’Arcidiocesi di Olomouc un volume a stampa del XVI sec. (1518), intitolato Postilla Guillermi super epistolas et euangelia un c.d. “paleotipo” appartenente al corpus librario dell’attuale Biblioteca del Capitolo di Olomouc (già Biblioteca della Cattedrale di San Venceslao) e proveniente da precedente attività illecita.
La cinquecentina, ancora in pregevole stato di conservazione, è stata consegnata dal Comandante del Gruppo TPC di Monza, il Ten. Col. Giuseppe Marseglia, direttamente nelle mani del Vescovo Ausiliare di Olomouc, S.E. Antonin Basler, alla presenza dell’altro Vescovo Ausiliare S.E. Josef Nuzík, del dott. Štěpán Kohout dell’Archivio Regionale di Opava – Sezione di Olomouc e del dott.Marek Dráč del Ministero della Cultura della Repubblica Ceca – Divisione per la Protezione dei Beni Culturali, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trieste.
L’attività intrapresa nel mese di giugno del 2022, a riscontro del minuzioso monitoraggio operato dai Carabinieri del Nucleo TPC di Udine nel controllo degli esercizi commerciali di settore del Friuli Venezia Giulia finalizzato alla ricerca di beni culturali illecitamente detenuti da privati e riproposti sul mercato, ha permesso di individuare il tomo posto in vendita da una casa d’aste triestina per diverse migliaia di euro.
L’attenzione degli operanti si è focalizzata sull’ex libris, nel particolare, un’annotazione scritta di pugno sul frontespizio (Ex Biblioth[eca] Cath[edralis] Eccl[esiae] Olo[mucensis) D[at]. D[onat]. D[edicat]. Piper C[anonicus] Olo [mucensis]), decifrato in “Dalla Biblioteca della Chiesa Cattedrale di Olomouc. Piper, canonico Olomucense dà, dona, dedica”, ha fornito l’indizio relativo alla sua precedente collocazione, quanto è bastato per sequestrare di iniziativa l’opera al fine di evitarne la dispersione o un’ulteriore alienazione. Sono stati trasmessi gli atti alla competente Procura della Repubblica di Trieste.
Le conseguenti indagini, esperite di concerto con le Autorità culturali Ceche (l’Archivio Regionale di Opava – sezione di Olomouc) per il tramite di Interpol, non solo hanno confermato la genuinità del summenzionato ex libris – analogo a quello apposto su altri volumi della Biblioteca del Capitolo – ma hanno permesso di individuare sul bene ulteriori segni di catalogazione che ne indicavano la corrispondenza con un tomo regolarmente censito già da prima del 1627 e presente nella Biblioteca del Capitolo sino al 1987.
Il mandante alla vendita, un privato cittadino residente a Trieste, inconsapevole della provenienza ecclesiastica e del valore culturale del bene, l’aveva precedentemente acquistato in un negozio di antiquariato di Vienna (Austria).
Ignote invece restano le modalità con le quali il libro sia potuto fuoriuscire dalla Biblioteca olomucense confluendo in prima battuta nel mercato dell’arte austriaco.
La Procura della Repubblica di Trieste ha concluso il procedimento penale con l’archiviazione delle responsabilità ipotizzate a carico del mandante alla vendita del libro in considerazione della sua riconosciuta buona fede e, in virtù della sua natura – “bene culturale estero” – e della rivendica formulata dall’Arcidiocesi di Olomouc e il Tribunale ha successivamente disposto la riconsegna dello stesso al legittimo avente diritto, autorizzandone di fatto il rimpatrio in Repubblica Ceca.
L’Arcidiocesi di Olomouc ha accolto la notizia con grande soddisfazione in relazione al ritorno del prezioso volume evidenziando riconoscenza verso i Carabinieri per Tutela Patrimonio Culturale, tanto da aver organizzato una cerimonia finalizzata a mostrare alla stampa e alla comunità locale l’efficacia dell’indagine.
Grazie al risultato dell’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Udine, questa antichissima testimonianza libraria, quasi coeva alla produzione del primo libro a stampa (ci sono solo 63 anni di differenza con la prima Bibbia stampata da Gutenberg nel 1455), in eccellente stato di conservazione e parte costituente della biblioteca di una delle cattedrali più importanti della Repubblica Ceca, è tornata ad arricchire quel patrimonio culturale.
Ciò testimonia, in un quadro ancora più ampio, come l’impegno dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale rimanga costante ed efficace anche in relazione ai beni di natura estera di provenienza illecita presenti nel mercato italiano. Degno di menzione è il prezioso ruolo che la cooperazione internazionale riveste in queste circostanze non solo tra forze di polizia ma anche con le locali autorità culturali, a testimonianza del valore universalmente riconosciuto della cultura.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine].
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