L’Italia restituisce all’Ecuador nove reperti archeologici esportati illecitamente
Il Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Firenze ha restituito nove reperti archeologici all’Ambasciatore della Repubblica dell’Ecuador, presso la sede della rappresentanza diplomatica di Roma.
L’attività investigativa del personale del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze è nata in seguito a una segnalazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le Province di Pistoia e Prato, che ha permesso di sequestrare, con decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria, i beni poiché privi di documentazione attestante la lecita provenienza.
I beni facevano parte di una collezione privata di un professionista deceduto. Nel dettaglio si tratta di:
– 8 manufatti in ceramica;
– 1 scultura zoomorfa.
Tali oggetti, grazie alla cooperazione fornita dalla Rappresentanza Diplomatica dell’Ecuador presso lo Stato Italiano, sono stati riconosciuti dalle Autorità culturali di quel paese come appartenenti al proprio patrimonio nazionale. Alla luce del riscontro, l’Autorità Giudiziaria competente, in virtù della normativa vigente prevista dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, D.Lgs nr. 42/2004, ne ha disposto la restituzione al predetto Stato.
La restituzione odierna testimonia l’importanza dei rapporti internazionali consolidatisi nel tempo tra le Forze di Polizia nonché tra i rispettivi Ministeri della cultura, la cui collaborazione, ha permesso di addivenire all’eccellente risultato odierno, ovvero il ritorno in patria di beni che erano stati sottratti al patrimonio culturale del paese interessato.
Fondamentale per il buon esito delle indagini, il lavoro di catalogazione e censimento delle immagini fotografiche dei beni culturali da ricercare che confluiscono quotidianamente nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti del Ministero della cultura, gestita dai Carabinieri dell’Arte: il database più grande al mondo nel suo genere, con oltre 1.3 milioni di files relativi a opere da ricercare.
[Fonte: Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze].
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