L’Italia ha un Gruppo di Lavoro ICOM su Provenienza e Decolonizzazione
Alcune riflessioni in occasione delle celebrazioni per la Giornata Internazionale sulla Ricerca della Provenienza del 10 Aprile 2024
[English text below].
di Sofia Bollo*
Ero seduta accanto a Maria Camilla De Palma, Direttrice del Museo delle Culture del Mondo di Genova, durante l’Assemblea Generale di ICOM Italia a Genova nell’aprile 2023, quando è stato presentato il nuovo regolamento per la formazione di Gruppi di Lavoro (GdL) sotto ICOM Italia. Mi sono girata verso di lei e le ho sussurrato: “C’è già un gruppo di lavoro sulla Provenienza in Italia, vero?”. Lei mi ha guardata e ha detto: “Facciamolo!”.
Il GdL sulla Provenienza e la Decolonizzazione (ProDe) è stato riconosciuto da ICOM Italia nell’autunno del 2023.
Chi siamo
l nostro GdL comprende cinque musei in Italia e più di 20 membri affiliati di ricercatori e persone con un interesse comune per la documentazione archivistica di collezioni con origine geografiche da Asia, Africa, America e Pacifico, il loro significato, e il loro nuovo ruolo di oggetti mediatori nel paesaggio sociale contemporaneo in Italia e nel mondo. I nostri membri operativi sono Maria Camilla De Palma (Museo delle Culture del Mondo, Castello D’Albertis Genova); Carolina Orsini, Anna Antonini, Sara Chiesa (Museo delle Culture, Milano); Cecilia Pennacini, Erika Grasso (Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino); Aurora Canepari (Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, Genova); Rosa Anna Di Lella, Gaia Delpino (Museo delle Civiltà, Roma). La lista dei membri affiliati è consultabile online sulla pagina web GdL ProDe.
Obiettivi
l nostro GdL vuole portare l’attenzione sulla biografia degli oggetti con origini geografiche non europee che fanno ora parte delle collezioni museali italiane. Il GdL vuole avviare uno scambio sistematico tra i professionisti dei musei e altri attori in Italia sul tema della ricerca sulla provenienza e decolonizzazione. Vogliamo facilitare la discussione e creare le condizioni per avviare collaborazioni con altri partner all’estero. Insieme, ci impegniamo a raggiungere una trasparenza nella gestione e nella comunicazione delle collezioni interessate.
Nel gennaio 2024, ai membri del GdL è stato chiesto di trovare le parole chiave associate al valore della ricerca sulla provenienza e il motivo per cui si sono uniti al GdL. Di seguito sono riportate le loro risposte elencate in ordine alfabetico, alcune delle quali ricorrono più di una volta: Accessibilità, Analisi scientifica, Appartenenza/proprietà, Archeologia, Archivi, Biografia (2), Catalogazione, Chiarezza, Collezioni, Consumo, Contesto (2), Database, Digitalizzazione, Etichetta, Fonti, Giustizia. Interconnessioni (analisi di rete), Interdisciplinarità, Interviste, Mercato, Museografia, Origini, Ricerca (2), Ricostruzione, Saperi, Socialità, Storia globale (2), Strappo, Trasparenza (4), Valorizzazione, Verità.
Progetti in corso
I nostri progetti possono essere ampiamente suddivisi in tre aree principali: Gestione, Ricerca e Diffusione. Abbiamo iniziato a lavorare pragmaticamente sulla digitalizzazione delle collezioni con l’obiettivo di identificare e sistematizzare i campi utilizzati per indicare i dati di provenienza nei diversi sistemi di catalogazione nazionali per:
- Facilitare la ricerca sulla provenienza a livello locale e internazionale.
- Aumentare la compatibilità degli archivi e consentire l’interoperabilità dei dati.
- Incrementare la trasparenza e l’accessibilità pubblica delle collezioni.
Con le linee guida fornite dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD, vogliamo stabilire pratiche condivise per la catalogazione di collezioni con origini non europee in Italia. Per aumentare la standardizzazione e il riconoscimento di specifici campi di database mirati alle informazioni derivate dalla ricerca sulla provenienza e ottimizzare l’archiviazione nel contesto italiano, ci stiamo concentrando sulle modalità di dialogo e allineamento tra diversi standard, sistemi e basi di dati, approfondendo i meccanismi di interoperabilità con la piattaforma digitale SIGECweb e con le ontologie adottate a livello nazionale, su cui terremo un webinar interno dedicato il 12 aprile 2024.
Lavoriamo a stretto contatto con gli altri Gruppi di Lavoro di ICOM Italia, in particolare con i colleghi responsabili di sicurezza, legalità, accessibilità, depositi, comunicazione e conservazione. Sosteniamo la vasta rete appena creata di musei con collezioni di patrimonio non europeo in Italia, denominata “MuPam”, promossa dal Museo delle Culture di Milano, con particolare attenzione ai lavori del tavolo “etica del collezionare”. La rete si riunirà per la seconda volta di persona a Parma, presso il Museo di Arte ed Etnografia Cinese, il 10 aprile 2024, in occasione della Giornata Internazionale della Ricerca sulla Provenienza.
La prima riunione dei membri operativi e affiliati del gruppo si è svolta su Zoom il 25 marzo 2024. Ci riuniremo di nuovo insieme per un workshop orientato a lavorare congiuntamente sullo sviluppo di un glossario standard a livello nazionale, sull’identificazione di modelli di diligenza e buone prassi, sia per le collezioni esistenti che per le nuove acquisizioni, e sulla declinazione in termini pratici del Codice Etico ICOM per i Musei sul tema della Provenienza in Italia. Stiamo valutando di organizzare il workshop a Genova, per celebrare insieme il 20° anniversario della riapertura del Museo delle Culture del Mondo Castello D’Albertis, uno dei nostri membri fondatori e operativi.
Per rafforzare la rete e facilitarne un’ulteriore diffusione, il GdL offre una piattaforma di dialogo pubblico e di scambio sulla provenienza e la decolonizzazione nei musei. Con questo obiettivo, abbiamo già creato un gruppo pubblico su LinkedIn “Provenienza e Decolonizzazione”, al quale siete tutti invitati a partecipare. ICOM offre anche la possibilità ad operatori museali, ricercatori, e a tutti coloro che sono interessati al tema della ricerca sulla provenienza e decolonizzazione in Italia (compresi i non membri ICOM) di affiliarsi formalmente al gruppo. In qualità di membro affiliato al nostro gruppo, si potrà ricevere informazioni sulle attività in corso, partecipare ai progetti attuali e a quelli futuri, essere parte della conversazione ed essere coinvolti negli scambi nazionali e internazionali.
Progetti futuri
Vogliamo aiutare la trasformazione dei musei in Italia in luoghi più inclusivi, di apprendimento continuo e di stimolo per le diverse comunità che interagiscono con essi. Per questo ci impegniamo ad incrementare i livelli di partecipazione, accessibilità, inclusione e consapevolezza del pubblico. A tal fine, abbiamo sviluppato alcune idee da realizzare nei prossimi anni.
- Database semplificato da pubblicare online e accessibile al grande pubblico.
- Catalogo collettivo di oggetti casi di studio esemplificativi nella ricerca sulla provenienza
- Interventi permanenti nelle gallerie con un design condiviso, coerente e riconoscibile nei diversi musei italiani.
- Supporto all’organizzazione di eventi pubblici tramite la Segreteria ICOM.
Sosteniamo anche la creazione di nuove collaborazioni con le comunità di origine e lo sviluppo di quelle esistenti, che saranno favorite per promuovere la cooperazione culturale internazionale. Avete richieste di informazioni o di collaborazione? Potete contattarci all’indirizzo gdl.provenienza@icom-italia.org e saremo lieti di iniziare la conversazione e collaborazione.
*Sofia Bollo è la coordinatrice del Gruppo di Lavoro ICOM Italia sulla Provenienza e Decolonizzazione.
Ha conseguito una Laurea Triennale in Lingua e Cultura Cinese presso l’Università di Torino, un Master Specialistico in Studi Cinesi presso la School of Oriental and African Studies SOAS di Londra e un Dottorato di Ricerca interdisciplinare tra Museologia, Sinologia, Storia dell’Arte e Antropologia presso l’Università di Zurigo sui musei in Cina. Il suo lavoro di dottorato si concentra in particolare sulle narrazioni museali sul Neolitico cinese, per comprendere il valore dell’interpretazione e la rappresentazione delle collezioni archeologiche del passato all’interno del boom museale cinese dell’ultimo ventennio. Sofia Bollo ha maturato un’esperienza lavorativa nella gestione di eventi e progetti interculturali, ha collaborato con diverse istituzioni museali, si occupa di amministrazione accademica, e ora coordina i lavori del gruppo Provenienza e Decolonizzazione per ICOM Italia (LinkedIn, ORCID).
Italy has a new working group on Provenance under ICOM
by Sofia Bollo*
GRUPPO DI LAVORO ICOM ITALIA: PROVENIENZA MATERIALI E DECOLONIZZAZIONE
I sat next to Maria Camilla De Palma, Director of the Museum of World Culture in Genova, during the ICOM Italy General Assembly in Genova in April 2023 when the new call and regulations for working groups under ICOM Italy were launched (Gruppi di Lavoro GdL ICOM Italia). I turned to her and asked: “You already have a working group on Provenance in Italy, right?” She turned to me, opened her eyes wide and stated: “Let’s do it!”.
The Italian Working Group on Provenance and Decolonisation wants to bring attention to the biography of objects with non-European geographical origins that are now part of Italian museum collections. It comprises five museums in Italy and more than 20 affiliated members with a common interest in the archival documentation of these collections and their new role as mediating objects in the contemporary social landscape in Italy and the world. Our operational members are Maria Camilla De Palma (Museum of World Cultures, Castello D’Albertis Genova); Carolina Orsini, Anna Antonini, Sara Chiesa (all Museum of Culture, Milan); Cecilia Pennacini, Erika Grasso (both Museum of Anthropology and Ethnography of the University of Turin); Aurora Canepari (Museum of Oriental Art Edoardo Chiossone, Genova); Rosa Anna Di Lella, Gaia Delpino (both Museum of Civilizations, Rome). Our WG was recognized under ICOM Italy in the fall of 2023.
Objectives
We want to initiate a systematic exchange among museum professionals and other actors in Italy on the topic of Provenance Research. We aim to raise awareness and facilitate a discussion on provenance research in Italy and connect with other partners abroad. Together, we build conditions for a more significant commitment to transparency in the management and communication of the collections concerned.
In January 2024, the members of the WG were asked to find keywords they would associate with the value of provenance research and their reason for joining the WG. Below are their answers listed alphabetically, some of them occurring more than once: Accessibility, Scientific analysis, Belonging/ownership, Archaeology, Archives, Biography (2), Cataloguing, Clarity, Collections, Consumption, Contest (2), Database, Digitization, Global History (2), Label, Sources, Justice. Interconnections (network analysis), Interdisciplinarity, Interviews, Market, Museography, Origins, Research (2), Reconstruction, Knowledge, Sociality, Tear, Transparency (4), Valorisation, Truth.
Ongoing Projects
Our projects can be broadly divided into three main areas: Management, Research, and Dissemination. We started working on the digitalization of the collections aimed at identifying and systematizing the fields used to indicate provenance data in the different national cataloguing systems to:
1. Facilitate provenance research locally and internationally.
2. Increase the compatibility of archives and enable data interoperability.
3. Allow transparency and public accessibility of collections.
With the guidelines provided by the ICCD Central Cataloguing and Documenting Institute in Italy, we want to establish shared practices for cataloguing collections with non-European origins In Italy. To increase standardization and recognition of specific database fields targeted to information derived from provenance research and optimise archiving in the Italian context, we are focusing on the SIGEC WEB digital platform, about which we will hold an internal dedicated webinar on April 12th 2024.
We work closely with other Working Groups under ICOM Italy, particularly with colleagues responsible for security, legality, accessibility, open depots, communication, and conservation. We support the newly created vast network of museums with collections of non-European heritage in Italy named “MuPam” promoted by the Museum of Cultures in Milan. The network will meet for the second time in person in Parma at the Museum of Chinese Art and Ethnography on April 10th, 2024, on International Provenance Research Day.
The first meeting of operational and affiliated members of the group took place on Zoom on March 25th 2024. We will meet again together for a workshop designed to jointly work on the development of a standard glossary at the national level, the identification of models for diligence and good practices, both for existing collections and new acquisitions, and the declination in practical terms of the ICOM Code of Ethics for Museums on the theme of Provenance in Italy. We are considering holding the workshop in Genova, Liguria, to jointly celebrate the 20th anniversary of the reopening of the Museum of World Cultures Castello D’Albertis, one of our founding and operational members.
To strengthen the network and facilitate further dissemination, the WG provides a platform for public dialogue and exchange on provenance and decolonization in museums. With this aim, we already created a public listing on LinkedIn “Provenienza e Decolonizzazione”, which you are all invited to join. In addition, ICOM offers the possibility to museum practitioners, researchers, various actors, and everyone interested in the subject of provenance research in Italy (including non-ICOM members) to formally become affiliated with the group. As an affiliated member of our group, you can receive information on current activities, participate in ongoing and future projects, be part of the conversation and get involved in national and international exchanges.
Future Projects
We aim to transform the museums in Italy into a more inclusive place of continuous learning and stimulus for the different communities that interact with them. We want to increase participation, accessibility, inclusion, and public awareness. To this aim, we have developed some ideas to be implemented in the coming years.
· Simplified database to be published online and accessible to the broader public.
· Collective Catalogue of Key Case Studies in Provenance Research in Italy
· Permanent interventions in the galleries branded with a shared colour and a recognizable consistent design over different museums in Italy.
· Support the organization of public events via the ICOM Secretary’s Office.
We also support the creation of new collaborations and the development of existing collaborations with the communities of origin of the objects, which will be fostered to promote international cultural cooperation. Do you have any inquiries or collaboration requests? You can contact us at gdl.provenienza@icom-italia.org, and we will be happy to collaborate and help you connect with the respective partner in Italy.
*Sofia Bollo is the Coordinator of the ICOM Italy Working Group on Provenance. She holds a BA in Chinese Language and Culture from the University of Turin, an MA in Chinese Studies from the School of Oriental and African Studies SOAS in London, and a PhD in Art History, with Anthropology as a supporting discipline, at the University of Zurich. Her research on museums in China draws together different academic disciplines and focuses particularly on museum-elaborated narratives on China’s prehistoric past and the interpretation and representation of archaeological collections in museums in China in the present. She gained working experience in event and project management, worked in diverse museum institutions and is now in higher education administration (LinkedIn, ORCID).
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.