Si è svolto lunedì 17 giugno presso l’Academia Cremonensis l’Incontro di studio Antiriciclaggio e anticontraffazione delle opere d’arte, evento patrocinato e accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Cremona, dall’Istituto Nazionale per il Diritto dell’Arte e dei Beni Culturali e da The Journal of Cultural Heritage Crime. Ha aperto i lavori con un cenno di saluto il prof. Luca Luparia Donati, co-fondatore dell’Osservatorio giuridico sulla tutela del patrimonio culturale e professore ordinario di Diritto processuale penale all’Università di Roma Tre, che ha dichiarato: «Stiamo vivendo in Italia un momento cruciale per gli studi sulla protezione dei beni culturali con particolare riferimento all’àmbito della giustizia penale. La legge n. 22 del 9 marzo 2022 ha riformato profondamente la sistematica dei reati contro il patrimonio culturale e, soprattutto, ha avuto il pregio di inserire tali illeciti all’interno del catalogo delle infrazioni criminali che determinano una responsabilità degli enti ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001. I beni archeologici sequestrati in questi giorni nel quadro delle indagini per associazione di stampo mafioso nella vicenda Messina Denaro, le recenti investigazioni oltre oceano della Procura nazionale antimafia, così come la sentenza di maggio della Corte europea dei diritti dell’uomo sul caso dell’Atleta vittorioso sono tutti tasselli di un mosaico di accadimenti che, ancora una volta, ci persuadono dell’importanza di questo settore di studio e di pratica professionale. L’Incontro di oggi si inserisce pienamente in questo orizzonte culturale, mirando appunto ad agire sul piano della prevenzione, nella prospettiva dell’antiriciclaggio e dell’anticontraffazione delle opere d’arte. A voi va il mio plauso più convinto, unito ai ringraziamenti più sentiti, che voglio estendere alla illustre Academia Cremonensis e al prof. Fabio Perrone».
Ha preso poi la parola il prof. Giuseppe Miceli, fondatore e presidente dell’Osservatorio Italia Antiriciclaggio per l’Arte, che ha dichiarato che in questi anni «è stata dedicata particolare attenzione all’osservazione di quelle dinamiche di riciclaggio e di finanziamento illecito delle organizzazioni criminali che coinvolgono il mercato dell’Arte e che “inquinano” il patrimonio artistico e culturale. Per molti decenni il mondo dell’Arte è stato vittima di soprusi, furti e contraffazioni. La compravendita illecita di opere d’arte è una tematica molto delicata e ciò che facilita le organizzazioni del crimine è un’assenza pressoché totale di una tracciabilità, facilitata dal fatto che nel nostro ordinamento attualmente non esiste un annuario o un inventario che ne monitori i movimenti».
È seguito poi l’intervento del commercialista e revisore legale Francesco Zappia che ha tracciato un quadro del mercato delle opere d’arte rispetto al contesto criminale. A seguire due interventi degli avvocati Maria Paola Pinna del Foro di Bologna e Paola Marciò del Foro di Cremona con approfondimenti ed esempi tratti dal settore Arte e da quello della Moda, entrambi fulcro del Made in Italy e spesso danneggiati dal mercato del falso e necessitanti di una maggiore tutela giuridica del know how. L’Incontro è poi entrato nella disamina tecnica del Registro Arte e del Passaporto digitale delle opere d’arte effettuata dall’avvocato Livio Milano che ne ha delineato anche il contesto normativo. Più specifiche, sotto il profilo peritale, sono state le relazioni di Eleonora Coloretti (CTU presso il Tribunale di Massa Carrara) e di Fabio Perrone (CTU presso il Tribunale di Cremona) che hanno affrontato il tema del Registro Arte come strumento di ausilio nelle attività peritali e di contrasto al riciclaggio delle opere d’arte con particolare riferimento anche al settore liutario, con specifico riferimento a recenti azioni di sequestro da parte di ADM e GdF di strumenti musicali ad arco contraffatti. Infine tre apporti specialistici di Giulio Brandimarti, Francesco Colli e Maria Vellani, che hanno chiuso il ciclo delle relazioni illustrando lo stato e l’evoluzione delle tecnologie digitali, indicando le nuove frontiere tecnologiche poste a servizio della tutela e della protezione dell’arte. Ospite d’onore dell’Incontro l’artista Giorgio Gost, che ha portato la sua testimonianza di autore di opere d’arte munite di passaporto digitale.
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