di Emanuela Massa
Il dipinto, che a prima vista, diciamolo, non sembra un “Modigliani”, è stato studiato per anni e sottoposto a indagini (tra cui quelle di Art-Test) e perizie. Ma si tratterebbe di un ritratto realizzato quando l’artista aveva solo 12 anni, durante il suo soggiorno in Sardegna, dove la famiglia aveva dei legami, ben prima di arrivare alla maturità artistica e a sviluppare le caratteristiche che lo rendono immediatamente riconoscibile.
Se volete saperne di più, in attesta dell’asta (qui il catalogo), la Casa d’Asta Pananti ha realizzato il documentario: “Il mistero di Medea. Modigliani in Sardegna” a cura del registra Giovanni Piscaglia.
La storica Galleria e Casa d’Aste Pananti, con sede in Palazzo Peruzzi nella “strada degli antiquari”, a Firenze sin dal 1968, infatti, ha iniziato già qualche anno fa a pubblicare una serie di video sul mondo delle aste. Gli episodi raccontano questo mondo da dentro e descrivono il percorso che affronta un’opera, dal rapporto con l’attuale proprietario fino alla battuta in asta.
Si parla anche degli studi effettuati sulle opere, naturalmente, a volte dei restauri che hanno subito, e perché no, del ruolo della diagnostica, sia per i restauri sia per l’autenticazione. Un progetto innovativo che ci lascia varcare la soglia del mondo delle aste in modo coinvolgente.
La pubblicazione degli episodi è iniziata lo scorso anno e il canale si arricchisce periodicamente di nuove tematiche.
Art-Test sarà protagonista di uno dei prossimi episodi de “Il Mistero di Medea”. In quello precedente Christian Parisot dà il suo parere sul dipinto.
Nel prossimo, una specialista di Art-Test illustrerà la campagna diagnostica effettuata sull’opera spiegando quale riteniamo sia il corretto approccio per l’autenticazione di un’opera. Si parlerà di quali siano le analisi da effettuare per comprendere se un dipinto sia da considerarsi, nella sua materia, non incompatibile con l’epoca proposta, e anche di quali siano le peculiarità di cui prendere nota, ed in particolare dell’importanza di un ‘condition report’ che evidenzi la storia conservativa e che aiuti l’interpretazione dei dati acquisiti durante la campagna diagnostica.
Per noi sarà un modo nuovo di raccontare una parte del nostro lavoro, e invitiamo tutti voi a vedere gli episodi di questa speciale serie sul canale dedicato.
Per tutti i particolari vi rimandiamo alla “prossima puntata” on line!
Art-Test opera dal 2005 ed è specializzata in indagini diagnostiche non invasive per i beni culturali. Dispone di strumentazione e metodologie di avanguardia a livello internazionale (alcune brevettate, altre realizzate dietro progetto esclusivo), per l’analisi dello stato di conservazione, della tecnica realizzativa e dei materiali presenti su opere d’arte, sia mobili che immobili. Da sempre attiva nel campo della ricerca, Art-Test partecipa a progetti per la ricerca e l’innovazione finanziati da enti pubblici e collabora con centri di ricerca e università italiane e straniere. Dal luglio 2011, la compagine sociale di Art-Test è ora costituita da Anna Pelagotti e Emanuela Massa.