Decolonizzazione: ICOM apre una survey
Un’indagine rivolta ai Comitati internazionali, alle Alleanze regionali e alle Organizzazioni affiliate dell’ICOM
Nell’ultimo anno, il Consiglio Internazionale dei Musei (ICOM) ha compiuto passi significativi sul tema della decolonizzazione dei musei, ricavandosi un ruolo sociale strategico per affrontare le ingiustizie storiche e promuovere l’inclusività all’interno del settore museale. In prima linea in questo movimento, l’ICOM ha partecipato all’evento Bridging Cultures – Moving Towards New Perspectives in Museums dell’UNESCO, ribadendo il suo impegno nella difesa dei diritti culturali collettivi. Durante l’incontro è stata sottolineata l’importanza degli standard dell’ICOM, come la definizione di museo e il Codice Etico, per la protezione delle espressioni culturali dei popoli indigeni. Il ruolo dell’ICOM è stato ulteriormente evidenziato durante gli appuntamenti annuali di Marsiglia sull’integrazione delle pratiche decoloniali.
Una successiva conferenza presso il Netherlands Institute for Sound & Vision ha tracciato le prospettive globali sulla decolonizzazione dei musei. In Italia, è attivo dal 2023 il Gruppo di Lavoro Provenienza materiale e Decolonizzazione, che si interessa della biografia di oggetti con origini geografiche non europee che sono ora parte di collezioni di musei italiani, così come della loro documentazione d’archivio, della loro accessibilità, e del loro nuovo ruolo come oggetti di mediazione nel panorama sociale contemporaneo in Italia e nel mondo.
La posizione proattiva dell’ICOM si estende alla promozione e difesa di accordi internazionali fondamentali, tra cui la Raccomandazione dell’UNESCO sui musei del 2015 e la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni. L’indagine ora avviata si propone di raccogliere dati e informazioni, adattandosi ai diversi Comitati nazionali e delle altre entità coinvolte. L’obiettivo è valutare le pratiche attuali e le sfide affrontate dagli organismi ICOM, promuovendo la trasparenza e la collaborazione nel rinnovamento delle pratiche museali globali.
Storica dell’Arte iscritta all’elenco Nazionale dei Professionisti dei Beni Culturali ai sensi del D.M. 20 maggio 2019 n. 244. Ha collaborato con organizzazioni pubbliche e private contribuendo nello sviluppo di strategie efficaci per la tutela e la valorizzazione del Patrimonio Culturale.