Dal 2021 il Segretariato dell’UNESCO ha intensificato gli sforzi per integrare la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale con lo sviluppo sostenibile. Questo impegno riflette un chiaro intento di affrontare le sfide contemporanee, compresi i crescenti dibattiti sui cambiamenti climatici.
Un primo incontro tenutosi tra il 19 e il 20 giugno ha focalizzato l’attenzione sui ruoli e sui rischi del patrimonio vivente di fronte all’emergenza climatica delineati dalla Decisione 18.COM 12. Gli esperti hanno lavorato per integrare i quadri politici sui cambiamenti climatici con le strategie di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, esplorando le sfide attuali e le prospettive future. Un punto centrale del dibattito è stato l’importanza di considerare il patrimonio vivente nel contesto dei diritti umani e culturali, sottolineando l’etica necessaria per coinvolgere le comunità custodi del patrimonio vivente. Le analisi presentate hanno messo in luce come i cambiamenti climatici costituiscano una minaccia significativa, sottolineando il ruolo cruciale delle conoscenze locali nella gestione dei rischi climatici, soprattutto nelle aree urbane e negli Stati insulari in via di sviluppo.
La seconda fase della discussione si terrà online il 25 e il 26 settembre 2024. L’obiettivo sarà finalizzare un documento di orientamento da presentare alla prossima sessione del Comitato intergovernativo a Asunción, Paraguay, nel dicembre 2024. Questo documento rappresenterà un passo importante verso la definizione di politiche concrete per proteggere il patrimonio vivente in un mondo sempre più influenzato dai cambiamenti climatici.
Storica dell’Arte iscritta all’elenco Nazionale dei Professionisti dei Beni Culturali ai sensi del D.M. 20 maggio 2019 n. 244. Ha collaborato con organizzazioni pubbliche e private contribuendo nello sviluppo di strategie efficaci per la tutela e la valorizzazione del Patrimonio Culturale.