Giovedì 19 dicembre alle ore 11.30, presso la Sala Ruspoli, Palazzo Ruspoli (Piazza Santa Maria 12) e il Museo Archeologico Nazionale Cerite, avrà luogo l’inaugurazione della mostra Miti eroici per buccheri di prestigio. l’Olpe di Bruxelles e le tombe principesche di Campo della Fiera.
La mostra conclude il ventennale dell’inserimento della necropoli della Banditaccia nel patrimonio UNESCO e si inserisce nella quarta edizione della rassegna “L’Ospite” – il format culturale che prevede l’esposizione temporanea di singole opere d’arte antica, in grado di dialogare con i capolavori del museo archeologico di Cerveteri.
L’esposizione celebra il ritorno temporaneo dai Musées royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles di un capolavoro figurativo dell’artigianato etrusco, la famosa brocca (olpe) di Bruxelles, con decorazione mitologica ispirata all’epica omerica. Allestita in una sezione al secondo piano del Museo Archeologico Nazionale Cerite, accanto ai capolavori di Euphronios, dal 19 dicembre 2024 al 16 marzo 2025, questa esposizione, oltre a valorizzare l’oggetto in sé – una brocca in bucchero tanto eccezionale quanto misteriosa – funge da cassa di risonanza per le attività di ricerca svolte negli ultimi anni sull’antica metropoli etrusca con il coinvolgimento del PACT, della SABAP, dei Musei reali di Bruxelles, degli istituti di ricerca universitari e delle associazioni di volontariato archeologico del territorio.
Per la prima volta, si celebra il ricongiungimento dell’olpe di Bruxelles ai frammenti ritrovati dalla Soprintendenza nel 2013 presso il quartiere funerario di Campo della Fiera, nel settore meridionale della Banditaccia. Il recupero straordinario dei frammenti, oltre a confermare la provenienza ceretana del prestigioso vaso, ha fornito la prova decisiva per riconoscere nelle scene rappresentate un raro episodio dell’epos omerico: Il compianto funebre di Teti e delle Nereidi al cospetto del corpo di Achille.
L’olpe di Bruxelles, messa a confronto diretto con l‘olpe “gemella” dal Tumulo di San Paolo (foto in basso), raffigurante episodi tratti dal mito di Medea e degli Argonauti, offre l’occasione di raccontare la popolarità e la precoce introduzione dei miti greci nell’arte degli Etruschi. Una specifica sezione del percorso è dedicata all’esposizione dei resti dei corredi funebri provenienti dal grande tumulo di Campo della Fiera, che appaiono emblematici per comprendere l’ampiezza dei contatti politici ed economici di queste grandi famiglie dell’orientalizzante ceretano (720-580 a.C.).
L’esposizione è organizzata dal PACT in collaborazione con l’Academia Belgica di Roma, i Musées royaux d’Art et d’Histoire di Bruxelles, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (ETRU), la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale (SABAP-VT-EM) e il Comune di Cerveteri.
[Fonte: Museo Cerite].
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