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Il violino. Uno strumento musicale che ha attraversato oltre alla storia della musica anche la storia dell’arte e da centinaia di anni ha saputo farsi ritrarre in dipinti o schizzi di estrazione completamente differente, dalle tavole imbandite del Rinascimento fino all’arte contemporanea, dalle peggiori taverne della Londra del ‘600 fino ai ritratti delle famiglie nobiliari che hanno scritto la storia d’Europa, dai Presidenti degli Stati Uniti passando per i cherubini con i riccioli biondissimi.

Si ritrova il violino in Gabriel Metsu nel dipinto Una donna seduta a un tavolo e un uomo che accorda un violino del 1657 proseguendo con Marc Chagall, nel celebre dipinto a olio su tela Il violinista  del 1911 conservato al Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen di Dusseldorf; senza dimenticare il cubismo di Pablo Picasso che nel 1912 si cimentava in forme d’arte interessanti oggi conservate tanto a Mosca al Museo Puškin quanto a New York al Metropolitan o i celebri dipinti d’interno espressionista del 1918 o il ritratto post-impressionista del 1923 di Henri Matisse.

E il viaggio nella storia dell’arte e in quella nostra contemporanea non si ferma e prosegue fino ad incrociare il notissimo Babbo Natale col violino che ancora non è entrato nelle esclusive sale delle gallerie d’arte del mondo ma se ne possono vedere esemplari di tutte le forme e dimensioni nei negozi, nei centri commerciali e in moltissime case, accanto all’immancabile albero natalizio. Il violino sembra essere parte attiva della storia dell’uomo fin dal 1500, da quando a Cremona diedero origine a quello strumento che non ha più fatto mancare la sua presenza nella storia della musica.

E per questa ragione, non potevano mancare gli auguri di Buone Feste a tutti i lettori di The Journal of Cultural Heritage Crime con l’immancabile melodia The One-Horse Open del 1857 dell’inglese James Lord Pierpont con Santa Claus che canta… e suona.

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