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Da emergenza a prevenzione: convegno strategico su beni culturali e catastrofi naturali

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L’Italia è tra le nazioni con la più grande concentrazione di beni culturali: attualmente detiene il maggior numero di siti  inclusi nella lista UNESCO. Tuttavia, il Paese è anche altamente vulnerabile a causa di rischi naturali come terremoti, alluvioni, frane, eruzioni vulcaniche, maremoti, incendi. Questo scenario richiede un approccio integrato e multidisciplinare alla protezione del patrimonio culturale, come sottolineato durante il convegno. A intervenire, tra gli altri, Fabio Ciciliano, Capo Dipartimento della Protezione Civile, Luigi Ferrara, Capo Dipartimento Casa Italia, Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Alessandro Giuli, Ministro della Cultura.

Alluvione Marche Pergola (PU), 19 settembre 2022 – Attività di messa in sicurezza dei beni culturali dopo l'alluvione che ha colpito le Marche il 15 settembre 2022. Protezione Civile, Catastrofi Naturali

La distruzione della Fortezza di Bam in Iran, causata dal terremoto del 2003, ha rappresentato per l’Italia una sfida nell’affrontare il tema a livello internazionale, contribuendo come coordinatore europeo nella gestione delle emergenze e nella salvaguardia dei beni culturali colpiti. Il terremoto dell’Aquila del 2009 ha offerto un’ulteriore opportunità per migliorare, a livello nazionale, le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), in particolare il Capitolo 8 (Costruzioni Esistenti), che si focalizza sugli interventi di miglioramento strutturale attraverso una valutazione approfondita della sicurezza. Tale valutazione si avvale della documentazione esistente, di verifiche visive in situ e di indagini sperimentali che devono essere accuratamente pianificate per ridurre al minimo l’impatto sulla conservazione dei beni tutelati ai sensi del D.Lgs. 42/2004. La sequenza sismica del Centro Italia del 2016 e il terremoto di Ischia del 2017 hanno ulteriormente perfezionato prassi e linee guida, sottolineando l’importanza di un approccio interdisciplinare che coinvolga tecnici, storici dell’arte e altre professionalità. Il convegno ha evidenziato come, con questi eventi, l’approccio alla gestione delle emergenze in Italia si sia orientato sempre più verso un’evoluzione: passando da una risposta reattiva a una prevenzione proattiva, integrando le lezioni apprese per migliorare la resilienza del patrimonio culturale.

l ruolo cruciale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri e dei Caschi Blu nella protezione del patrimonio culturale, in particolare nelle fasi immediatamente successive a eventi calamitosi, deve essere sostenuto da azioni preventive strutturate e mirate alla salvaguardia del patrimonio culturale. In tale contesto, il convegno ha sottolineato l’importanza di destinare parte dei fondi del PNRR Cultura alla creazione di cinque depositi e rifugi speciali per gestire al meglio le emergenze causate da calamità naturali e implementare attività di prevenzione, offrendo servizi di raccolta dati, digitalizzazione, restauro e divulgazione.

Sul piano della sensibilizzazione pubblica, il Ministero della Cultura, in collaborazione con la Protezione Civile, ha potenziato la formazione specifica attraverso programmi formativi ed esercitazioni regionali, per creare una rete di operatori qualificati e proattivi, sia nella prevenzione dei danni sia nella risposta alle emergenze. I principali progetti citati durante il convegno sono l’esercitazione “Esercitazione Sisma dello Stretto 2022” e “EXE Flegrei 2024“, quest’ultima progettata per simulare un rischio vulcanico, entrambi finalizzati a testare e migliorare le capacità di risposta a eventi naturali complessi. Inoltre, il progetto PROCULTHER-NET è stato il primo corso europeo interdisciplinare interamente dedicato alla protezione dei beni culturali a rischio e ha rappresentato una preziosa occasione di confronto tra istituzioni ed esperti, con l’obiettivo di rafforzare e ampliare la comunità internazionale impegnata nella protezione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza.

Il patrimonio culturale è un elemento cruciale del tessuto sociale e della memoria collettiva: la sua protezione non riguarda solo la conservazione materiale, ma anche la salvaguardia dell’identità culturale delle comunità locali. La formazione e la sensibilizzazione rivestono un ruolo fondamentale in questo processo. La creazione di una cultura della prevenzione è essenziale per proteggere non solo l’arte e l’architettura, ma anche il senso di appartenenza e la memoria storica di una nazione.

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