A Castel Sant’Elmo un nuovo Museo dell’Arte Salvata

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A Castel Sant’Elmo, imponente fortezza medievale che domina la città di Napoli, è in corso l’allestimento di un nuovo Museo dell’Arte Salvata. Questo spazio espositivo sarà dedicato alle opere d’arte e ai reperti archeologici recuperati nel corso degli anni dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, spesso sottratti al traffico illecito internazionale. L’iniziativa è stata annunciata da Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei Statali, durante l’evento “Dialoghi in prefettura” a Napoli. Osanna ha sottolineato l’importanza di creare uno spazio dedicato a questi tesori recuperati, evidenziando il ruolo cruciale della collaborazione tra le Procure e le forze dell’ordine nel contrastare il traffico illecito di beni culturali.

Castel Sant’Elmo in una veduta panoramica (Foto: wikipeida).

Castel Sant’Elmo, con la sua posizione strategica sul Vomero, offre una vista panoramica mozzafiato sulla città di Napoli, sul Golfo e sul Vesuvio. La scelta di questa location per il Museo dell’Arte Salvata non è casuale: la fortezza, con la sua storia secolare, rappresenta un simbolo di difesa e protezione, valori che ben si sposano con la missione del museo di custodire e valorizzare opere d’arte sottratte all’oblio o al mercato nero.

In passato, iniziative simili sono state realizzate in altre città italiane. Basti pensare al Museo dell’Arte Salvata presso l’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano, parte del Museo Nazionale Romano. Questo spazio, invero attualmente chiuso al pubblico, è dedicato alle opere recuperate dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, offrendo al pubblico la possibilità di ammirare reperti di inestimabile valore storico e archeologico.

Il nuovo museo si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale napoletano. Oltre a questa iniziativa, è prevista la riapertura del Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi all’inizio di aprile, offrendo ai visitatori l’opportunità di riscoprire luoghi di grande rilevanza storica e letteraria. Inoltre, si sta lavorando per trasformare Palazzo Fuga in un grande hub culturale, destinato ad accogliere numerosi reperti attualmente conservati altrove. L’obiettivo principale di queste iniziative è rendere le strutture museali sempre più accessibili, non solo attraverso l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma anche mediante la rimozione di ostacoli sensoriali e cognitivi. Questo approccio inclusivo mira a narrare in maniera adeguata e coinvolgente la ricchezza dei nostri musei, offrendo a tutti i visitatori un’esperienza completa e appagante.

La creazione del Museo dell’Arte Salvata a Napoli rappresenta dunque un ulteriore passo avanti nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, offrendo al contempo ai cittadini e ai turisti un nuovo spazio per apprezzare la ricchezza e la diversità delle opere recuperate.

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