Furto di oggetti in oro al Drents Museum di Assen nei Paesi Bassi

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Nella notte tra venerdì e sabato, il Drents Museum di Assen è stato vittima di un grave furto, durante il quale è stata sottratta una notevole quantità di oggetti in oro. Secondo fonti investigative riportate dal De Telegraaf, i ladri hanno utilizzato esplosivi per accedere al museo, completando l’operazione in soli tre minuti. Le autorità stanno esaminando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e hanno rinvenuto nelle vicinanze un’auto bruciata, che potrebbe essere collegata al crimine. La polizia, in collaborazione con INTERPOL, ha esortato chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti e a segnalare eventuali attività sospette.

Il cosiddetto Elmo d’oro di Cotofenesti (Foto: wikipedia).

Il direttore del museo, Harry Tupan, ha espresso profonda costernazione per l’accaduto, definendo la giornata come “nera” per il Drents Museum e per il Museo Nazionale di Storia di Bucarest, con il quale era stata organizzata l’esposizione. Tra gli oggetti rubati figurano il cosiddetto Elmo d’oro di Cotofenesti e tre braccialetti femminili, considerati capolavori archeologici dall’antica Dacia. Questi reperti erano in mostra al Drents Museum dal luglio scorso e l’esposizione avrebbe dovuto concludersi proprio questa domenica.

L’esperto di art crime, Arthur Brand, ha espresso preoccupazione riguardo al destino dei manufatti, suggerendo che potrebbero essere fusi perché invendibili a causa della loro notorietà e per il valore intrinseco dell’oro. Ha inoltre osservato che l’uso di esplosivi nei furti sta diventando una pratica sempre più comune nei Paesi Bassi.

Un caso simile, ancora oggi irrisolto, il furto subito dal nostro Vittoriale nel marzo 2024, quando i ladri si introdussero nel museo sottraendo 30 gioielli in oro, insieme a 20 sculture, anch’esse in parte composte dallo stesso metallo. Sei di questi oggetti sono segnalati nel poster speciale diffuso da INTERPOL dopo l’evento delittuoso.

Alcuni degli ori rubati al Vittoriale nel poster speciale di INTERPOL diffuso dopo il furto del marzo 2024

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