Il TPC restituisce alla Spagna una stele funeraria di età romana rubata a Merida, Spagna
![](https://www.journalchc.com/wp-content/uploads/2017/11/tpc.jpg)
Comunicato Stampa
Presso l’Ambasciata di Spagna a Roma, il Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha restituito a S.E. l’Ambasciatore Miguel Fernández-Palacios Martínez una stele con iscrizione funeraria di età romana asportata dal Complesso Archeologico di Merida (Spagna).
![](https://www.journalchc.com/wp-content/uploads/2025/02/TPC-Roma-3-708x1024.jpg)
L’indagine, che ha consentito il recupero del bene, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Roma e ha avuto origine a seguito di un’attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercializzazione di reperti archeologici importati illecitamente, avviata su attivazione Interpool nel contesto di Cooperazione Internazionale di Polizia, che segnalava la vendita di un’ara funeraria romana su una nota piattaforma di e-commerce.
Successivamente i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri (RM), hanno proceduto al sequestro del bene custodito presso l’abitazione di un collezionista romano e, con la collaborazione degli esperti funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti, che effettuavano una meticolosa analisi epigrafica, appuravano che la stele funeraria era indiscutibilmente autentica e di epoca romana, oltre che di rilevante interesse storico archeologico.
![](https://www.journalchc.com/wp-content/uploads/2025/02/TPC-Roma-1-719x1024.jpg)
Inoltre, le indagini hanno consentito di accertare che il bene risultava asportato illecitamente dal Complesso Archeologico di Merida, dove era stato rinvenuto nel 1994 nel corso di una campagna di scavi regolarmente autorizzata dalle autorità locali, le stesse che ne avevano denunciato il furto presso il Commissariato di Polizia Nazionale di quel centro il 5 dicembre 2013. I funzionari del Ministero della Cultura spagnolo hanno richiesto la restituzione del suddetto bene archeologico, in quanto pertinente al patrimonio culturale dello Stato.
Il 10 aprile 2024 era emesso dal Tribunale di Velletri il relativo decreto di dissequestro e restituzione alle Autorità della Spagna.
![](https://www.journalchc.com/wp-content/uploads/2025/02/TPC-Roma--1024x549.jpeg)
[Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale].
![](https://www.journalchc.com/wp-content/uploads/2020/05/cropped-cropped-cropped-Logo-Copertina-1.png)
The Journal of Cultural Heritage Crime (JCHC), con sottotitolo L’Informazione per la Tutela del Patrimonio Culturale, è una testata giornalistica culturale, registrata presso il Tribunale di Roma con n. 108/2022 del 21/07/2022, e presso il CNR con ISSN 2785-7182. Si configura sul web come contenitore di approfondimento, il primo in Italia, in cui trovano spazio i fatti che quotidianamente vedono il nostro patrimonio culturale minacciato, violato e oggetto di crimini. I fatti sono riportati, attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti, da una redazione composta da giornalisti e da professionisti del patrimonio culturale, esperti nella tutela. JCHC è informazione di servizio, promuove le attività di contrasto ai reati e sostiene quanti quotidianamente sono impegnati nella attività di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale.