Aversa. Restituita alla comunità la Chiesa di S. Biagio: era stata chiusa per inagibilità

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Dopo un importante intervento di restauro a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, la Chiesa benedettina di San Biagio ad Aversa riaprirà ufficialmente al culto venerdì 21 marzo 2025, in occasione della festività del Transito di San Benedetto.

L’evento, promosso dalla Diocesi di Aversa, dalla Prefettura di Caserta e dalla Soprintendenza, prevede una solenne celebrazione liturgica di benedizione, presieduta dal Vescovo di Aversa, Monsignor Angelo Spinillo, presso il Monastero delle Benedettine di San Biagio alle ore 11:30. Saranno presenti diverse autorità istituzionali e religiose, tra cui il Prefetto di Caserta, dottoressa Lucia Volpe, il Soprintendente architetto Mariano Nuzzo, il Sindaco di Aversa dottor Francesco Matacena e la Badessa del Monastero, Madre M. Consolata Ammutinato.

Parallelamente, verranno ufficialmente riconsegnati il restaurato Convento francescano di Sant’Antonio al Seggio e l’abside della Chiesa di San Domenico, due importanti testimonianze del patrimonio artistico e spirituale della città.

“Nel 2020, la Chiesa di San Biagio era stata chiusa per inagibilità”, spiega Monsignor Ernesto Rascato, Delegato diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici. “Grazie alla collaborazione tra istituzioni, tecnici e professionisti del settore, è stato possibile effettuare le operazioni necessarie per restituire questo luogo di culto alla comunità monastica e ai fedeli”. Inoltre, aggiunge Rascato, “la Diocesi e i Frati Minori Conventuali potranno ora riappropriarsi del Convento di Sant’Antonio al Seggio e dell’abside di San Domenico, due autentici gioielli della tradizione storico-artistica di Aversa”.

I lavori di consolidamento e restauro sono stati finanziati dal Ministero dell’Interno, tramite il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione e la Direzione centrale degli affari dei culti, con la supervisione della Soprintendenza.

“Il recupero di questi edifici ha un valore culturale e sociale inestimabile”, dichiara il Soprintendente Mariano Nuzzo. “Non solo restituiamo alla città tre straordinari esempi del nostro patrimonio architettonico e artistico, ma riaffermiamo l’importanza della conservazione e valorizzazione della memoria storica e religiosa”.

Cenni storici sui complessi restaurati

Chiesa di San Biagio

Il Monastero benedettino di San Biagio risale a un’epoca antecedente alla fondazione della città di Aversa. Citato nel Cartario di San Biagio del 1043, il cenobio fu istituito dalla principessa longobarda Aloara e costruito dalla normanna Riccarda, sorella di Riccardo I, Conte di Aversa. La chiesa, che ha subito trasformazioni architettoniche nel corso dei secoli, custodisce opere pittoriche e scultoree di grande pregio, tra cui il Martirio di San Biagio di Giovan Lorenzo Firello e il maestoso baldacchino ligneo dorato del XVIII secolo.

Convento di Sant’Antonio al Seggio

Fondato nel 1232 dai Frati Francescani sotto il vescovado di Giovanni IV Lamberto, il Convento di Sant’Antonio al Seggio presenta una struttura a navata unica con soffitto ligneo, arricchito da elementi gotici e barocchi. Il chiostro trecentesco conserva preziosi affreschi rinascimentali a tema francescano, riportati alla luce grazie agli interventi di restauro.

Chiesa di San Domenico

Edificata nel XIII secolo dai Frati Domenicani, la Chiesa di San Domenico rappresenta un mirabile esempio di architettura angioina e rococò, con una facciata progettata da Raguzzini. L’abside, che verrà riconsegnata alla città, si distingue per la sua ricca decorazione barocca, con sculture marmoree e affreschi di grande raffinatezza.

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